La zona di proprietà Agriforest al confine con Montecosaro
«Variante al confine con Civitanova, siamo preoccupati, se veniamo eletti uno dei primi interventi sarebbe chiedere un incontro col comune». Mikol Torretti, il candidato sindaco della lista “La Montecosaro che vogliamo”, sostenuto anche dal Pd, interviene su una questione urbanistica votata dal consiglio comunale di Civitanova lo scorso dicembre, con l’assise che ha dato il via a due grosse varianti, una quella della lottizzazione Cristallo, l’altra, quella che impatta su Montecosaro, la variante Agriforest.
Mikol Torretti
Si tratta di una variante da 14mila metri quadrati che trasforma un’area attualmente agricola a impianto produttivo. Un cambio di destinazione che preoccupa la lista e il candidato sindaco: «se gli elettori ci assegneranno il compito di governare questo paese come prima azione amministrativa, chiederemo un urgente incontro con l’amministrazione di Civitanova per potergli esprimere tutta la nostra preoccupazioni per la nuova previsione di area industriale, si tratta di una piastra logistica, produttiva e commerciale, posta a ridosso di Montecosaro Scalo». L’intento è quello di un confronto per capire come alleggerire e impattare il meno possibile sulla viabilità e sul traffico: «intendiamo confrontarci – prosegue Torretti – su possibili interventi, anche infrastrutturali e di servizio, o miglioramenti della stessa programmazione, che alleggeriscano l’impatto di una tale scelta sul nostro territorio. Le edificazioni saranno collocate a poche centinai di metri dai quartieri residenziali già esistenti e da aree di prossimo sviluppo urbano e che avranno una destinazione residenziali. Aree che si troveranno ancora più prossime alle zone di sviluppo del civitanovese. La nostra preoccupazione è anche l’aggravio del traffico che inevitabilmente si indirizzerà completamente sul nostro comune, che è quello più vicino all’ingresso in superstrada. Si consideri inoltre che Montecosaro in questi, anni è cresciuto nel numero degli abitanti ma non si è realizzata una nuova viabilità, cosicché tutto il traffico si è concentra nelle tre vie principali, Via Roma, via Bologna e via Don Bosco che, nelle ore di punta, con fatica, reggono la mole di auto e camion. L’ingresso della statale 77, è oggi anche l’unica arteria per altre zone industriali confinanti, Montegranaro, Casette d’Ete e Morrovalle ed in certi momenti della giornata, rende impraticabile la viabilità nella cittadina. C’è da ripensare a come sviluppare il nostro paese, quali servizi mettere in campo, tenendo conto anche di ciò che sta verificandosi ai nostri confini. Questa situazione, se non ben gestita e programmata, non potrà che finire per gravare pesantemente sulla qualità della vita dei nostri abitanti, ed in particolare per quei quartieri che sono i più prossimi alle aree industriali. Un incremento di traffico, se non organizzato e ripartito tra più arterie finirà per complicare la vita per chi abita in via Don Bosco e via Bologna. Oggi Montecosaro soffre di una viabilità scadente, non adeguata a quella che è stata la crescita abitativa degli ultimi anni».
Torretti e la scelta di collocarsi nel mezzo «La nostra lista va oltre il Pd»
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