Utile dimezzato all’Apm, Micucci Cecchi:
«Un milione e mezzo di costi in più».
Ricotta: «Presidente vittima di risultati negativi»

MACERATA - Il commento ai dati di bilancio del presidente della municipalizzata. Dice di aver raggiunto gli obiettivi e di essersi messo a disposizione del sindaco per una eventuale conferma. Il capogruppo del Pd va all'attacco anche sul fronte delle farmacie

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Gianluca Micucci Cecchi, presidente dell’Apm

di Luca Patrassi

Apm, pubblicati i dati del bilancio 2023 a farsi sentire oggi sono il presidente della municipalizzata Gianluca Micucci Cecchi e il capogruppo dei Democrat Narciso Ricotta. Il punto di vista dell’azienda espresso dal presidente Micucci Cecchi: «Invio i dati a completamento di quelli già pubblicati da voi per una lettura più completa dei risultati, precisando che l’assemblea degli azionisti si è svolta il 16 maggio e i  dati sono stati pubblicati il 20 maggio cioè  solo 4 giorni dopo l’approvazione, non potendo essere pubblicati prima della stessa. All’utile di 630.079 euro ha contribuito certamente la miglior performance degli ultimi anni del settore trasporti con un utile di oltre 384mila euro (+ 162,69%) e la ripresa del settore parcheggi che ha chiuso con una ottima prestazione in positivo di circa €. 223.000,00 (+ 103,38%), per contro hanno inciso negativamente le variabili esogene legate ai costi dell’energia del servizio idrico, che rispetto al precedente esercizio è aumentato di circa 800mila euro, cioè +69,41% rispetto allo scorso anno, nonché l’aumento esponenziale per circa 700mila euro, cioè +139,33 %, degli oneri finanziari conseguenti ai mutui per investimenti ( che sono per Apm obbligatori nel rispetto del piano investimenti imposto da Aato3) , in definitiva sul  risultato ha inciso negativamente un aumento complessivo di circa € 1,5 milioni di costi esterni in più rispetto allo scorso anno. Complessivamente nel triennio appena concluso  gli utili hanno raggiunto la cifra di circa 3 milioni di euro, risultato particolarmente importante tenuto conto della impossibilità per la società di fare leva sulle tariffe e quindi sulle entrate,  che sono invece di pertinenza del Comune nei parcheggi, della Regione nei trasporti e dell’autorità per l’idrico nell’omonimo settore,  tenuto conto anche del periodo di indiscutibile difficoltà conseguente  sia alla pandemia del Covid 19  che alla crisi energetica che, infine, all’aumento improvviso e drammatico dei tassi di interesse bancari».

Uno sguardo al futuro: «A conclusione del mandato – osserva il presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi – ritengo quindi raggiunti gli obiettivi per cui questo consiglio di amministrazione, che ringrazio, è stato nominato. Colgo l’occasione per esprimere la mia gratitudine a tutti i collaboratori e ai dipendenti di cui ho apprezzato la grande professionalità e la rara affezione alla società.  In ordine al rinnovo degli amministratori, con particolare riguardo alla presidenza, esaurito il compito con la recente approvazione del bilancio, raggiunti gli obiettivi prefissati e nel rispetto del triennio previsto per il mandato ormai concluso, ribadisco di non aver mai chiesto al primo cittadino un nuovo incarico ma solo di aver dato la mia disponibilità, ove ritenga utile la stessa». Infine l’attacco non tanto velato ad alcuni gruppi di maggioranza, Fdi in testa: «La scelta del presidente e degli amministratori dovrebbe essere espressione di una volontà condivisa tra i componenti delle forze che compongono la maggioranza e che allo stato non sembra esistere per ragioni più che evidenti per nulla legate alla gestione attuale;  siamo tutti consapevoli, infatti che in un momento particolarmente delicato per il settore idrico in vista dell’aggregazione verso un unico gestore, le forze politiche sono già in movimento per non perdere il governo della futura società che gestirà questa importantissima risorsa la quale , in termini economici, genererà un volume di affari enorme stimabile in diverse centinaia di milioni di euro».

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Narciso Ricotta, capogruppo Pd

Nessun accenno da parte di Apm a fornire dati di dettaglio sull’andamento dei vari settori ed è il capogruppo del Pd Narciso Ricotta ad avanzare le prime osservazioni: «L’Apm ha approvato il bilancio consuntivo del 2023 ed ha rinviato ogni decisione sul rinnovo delle cariche sociali, restando gli attuali amministratori in regime di proroga. Partendo da quest’ultimo aspetto si rileva il fatto che l’Apm è chiamata a svolgere un ruolo importante nel processo di aggregazione in un unico gestore pubblico a livello di ambito per il servizio idrico entro il prossimo giugno e di fronte a questo appuntamento strategico si presenta con un presidente che non ha ricevuto la riconferma ed è ancora nel limbo; questa posizione di debolezza non potrà che favorire gli altri attori della nuova gestione del servizio idrico. Per il resto appare evidente il sostanziale dimezzamento degli utili che da 1.159.000 euro del 2022 passano a 630mila euro del 2023 a fronte di ricavi rimasti sostanzialmente immutati nei due anni presi in considerazione. Infine, si evidenzia la situazione delle tre farmacie comunali che, tutte e tre insieme, producono un margine operativo netto di soli 113mila euro, cifra dalla quale vanno tolti oneri finanziari e imposte: da un lato le farmacie comunali non riescono a svolgere servizi aggiuntivi di natura sociale per la comunità rispetto a quelle private mentre dall’altro producono utili modestissimi se comparati a queste ultime. Insomma, il presidente Cecchi potrà essere vittima, in caso di mancata riconferma, dei giochi di potere in corso all’interno del centrodestra provinciale per la guida del nuovo gestore del settore idrico ma, di certo, è vittima, anche, di risultati di gestione che non possono certamente essere considerati positivi».

 

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