di Alessandra Pierini
Nessun pediatra per i neonati e le neonate di Macerata. A meno che non abbiano un fratello o una sorella o anche una tessera a scadenza (si rilascia normalmente per motivi di lavoro o in combo con un permesso di soggiorno).
Una situazione quella della carenza di pediatri ormai nota da tempo ma, da fine gennaio, a Macerata la questione si è ulteriormente complicata. Basta accedere sul sito dell’Asur alla pagina che consente di verificare la disponibilità dei pediatri di libera scelta. A fianco ai nomi dei sei pediatri disponibili appaiono solo inequivocabili bandierine rosse e arancioni. Le bandierine rosse indicano Pierfrancesco Gentilucci e Mauro Grelloni, medici che non possono essere scelti per nessun motivo. Per gli altri quattro, di cui tre dottoresse e un dottore, la bandierina arancione che sta ad indicare il raggiungimento del limite massimo di iscritti e quindi la possibilità di iscriversi solo in caso di eccezioni, rappresentate appunto dal fatto di avere un fratello o una sorella iscritto con quel pediatra o di avere un permesso di soggiorno o una tessera per motivi di lavoro.
Per quanto riguarda il massimale, raggiunto da tutti i pediatri di Macerata, parliamo di 880 pazienti. Si può sforare fino a mille ma i 120 in aggiunta devono essere appunto secondi figli e pazienti con tessere a scadenza. E se le Marche si vantano in tanti campi di essere una regione al plurale, lo sono anche nel conteggio dei massimali. Nell’Ast di Ancona ad esempio il limite massimo è di mille iscritti per ogni pediatra, a prescindere dalla categoria in cui rientrano. A Fermo i secondi nati non contano nel raggiungimento del massimale.
Certo è che a Macerata la situazione è critica, tanto più se si pensa che la dicitura scelta per indicare il medico che segue i bambini dalla nascita ai sei anni, e dove possibile anche oltre, è “di libera scelta”. Finora la scelta non era libera in quanto i neo genitori dovevano affidarsi al pediatra disponibile. Ora, ancora più grave, non c’è proprio scelta. Il pediatra non c’è. Uno spiraglio sono i pediatri che operano nei comuni limitrofi e che offrono ancora qualche possibilità. Con tutte le difficoltà del caso: solo chi lo ha vissuto sa cosa vuol dire caricare un figlio in auto per un breve tratto di strada e cosa comporta uno spostamento più lungo a livello di organizzazione. Va leggermente meglio a Civitanova dove sventola una bandierina verde. Su 5 pediatri ce n’è una ancora disponibile. Non si tratta purtroppo di assumere nuovi pediatri perché la difficoltà sta anche nel reperirli. Una possibilità è quella di assegnare bambini e bambine da sei anni in su al medico di medicina generale. In questo caso però la scelta è facoltativa e spetta al genitore nella consapevolezza che il medico di base non ha una preparazione specifica per i più piccoli.
Paghiamo le tasse più alte d'Europa per avere i servizi più scrausi. La colpa è di chi ancora continua a pagare le tasse invece di fare 100% nero e andare a pagamento che tanto è quello che già fanno tutti considerando che una visita privata costa qualche euro in più del ticket.
Marco Marcoaldi I pediatri , perlomeno finora non erano a pagamento. Immagina una famiglia con reddito basso se deve pagare le visite private del pediatra, con bambini che si ammalano ogni due settimane, come possono fare? E poi fanno gli slogan che bisogna fare più figli.Magari il discorso da fare più giusto è " pagare le tasse tutti" e ricordarsi quando si va a votare di mettere nelle istituzioni le persone migliori . La sanità pubblica va migliorata non smantellata. La salute è un diritto di tutti.
Adda Merlini tutti ? In Italia lavora 1 su 3. Tutti ...
Marco Marcoaldi naturalmente quelli che lavorano. E tutti, perché io che sono dipendente le pago, volente o no, tutte. E trovo giusto pagarle .Ma mi girano un po' i cogl....se permetti,nel vedere persone che i soldi li hanno , evadono della grande e poi per premio gli arriva il regalo ( condono). E io che ho pagato tutto un po' cogliona mi sento. Questo si deve combattere. Non pagare nessuno non è una soluzione che può migliorare il nostro paese ( e tra l'altro, ammesso che lo fosse, e non lo è,non tutti possono farlo)
Adda Merlini siamo arrivati ad un punto che è meglio non le paghi nessuno.
Marco Marcoaldi sul punto dove siamo arrivati potrei essere d'accordo. Ma dire di non pagare le tasse per questo, è come crearsi un alibi per sentirsi a posto. Poi mi spieghera' come possono fare per non pagare le tasse i dipendenti. Buona giornata
E si, perché in provincia di Fermo cè tutta sta gran scelta di pediatri sanità da schifo.
Meno male se ne parla....Mio figlio nato il 19 ottobre 2023 siamo in deroga dal pediatra perché pieno e non avendo fratelli e sorelle non è entrato di diritto!!!!!Anche la preoccupazione che non ha ancora il pediatra fisso ma siamo solo in deroga!!!!!
Poi ci dicono che non si fa figlinemmeno per quelli nati cè il medico,solo i debiti
Un pediatra disponibile fatevi una domanda e datevi la risposta
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