FdI azzera i “peccati mortali” di Parcaroli:
«Si vede che il Pd è nervoso».
Azione: «Sciapichetti non dia lezioni»

ELEZIONI - Le repliche di Massimo Belvederesi e Massimiliano Fraticelli all'intervista del segretario provinciale dem. A infastidire i meloniani soprattutto quelli che sono stati considerati i tre più grandi fallimenti del centrodestra (ospedale di Macerata, discarica e gestione dell'acqua). Mentre il partito di Calenda respinge al mittente le accuse sulle alleanze nei comuni al voto

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Massimo Belvederesi, segretario provinciale FdI

«Prendiamo atto che nel Pd c’è nervosismo e preoccupazione, visto quanto dichiarato dal segretario provinciale Sciapichetti». Inizia così la replica del direttivo provinciale di FdI guidato da Massimo Belvederesi all’intervista rilasciata del segretario provinciale dem a Cronache Maceratesi. Belvederesi inizia con le affermazioni di Sciapichetti sulle imminenti elezioni comunali e in particolare sulle situazioni di Matelica, Appignano, Recanati, Cingoli, Potenza Picena e Treia.

«Si passa – dice – dal campo largo di Matelica alla benedizione dell’alleanza su Appignano con Forza Italia, dalla “contestazione” della divisione su Recanati, auspicando un ritorno del figliol prodigo Fiordomo al ballottaggio, per concludere con un governo di salute pubblica su Cingoli; poi ancora un “remake” di Morgoni e, dulcis in fundo, visto che è talmente importante il potere per il potere, afferma di scendere addirittura a patti con Capponi, quest’ultimo capace di collezionare presenze in tutti i partiti dell’alveo costituzionale e in ormai troppe stagioni. Lascia solo una nota dolce su Macerata, dove annuncia un “cantiere” politico in costruzione e solido per le prossime elezioni. Lancia pure il “campo larghissimo” quando dice con tutti tranne che FdI e Lega: forse non ha visto i risultati del campo largo allora spera in altro. Se quello che propone sarà apprezzato dai cittadini lo vedremo risultati alla mano».

Ma evidentemente le parole che più hanno indispettito FdI sono state proprio quelle su Macerata e in particolare su quelli che Sciapichetti considera i tre grandi fallimenti dell’era Parcaroli, ormai entrata nella fase finale della legislatura: il nuovo ospedale di Macerata la cui prima pietra, nonostante le tante promesse, è ancora lungi dall’essere posata; la mancata individuazione dopo quattro anni di una nuova discarica provinciale e il pantano della gestione del servizio idrico.

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«Veniamo ai tre “peccati mortali” sui quali vogliamo dire la nostra – continua Belvederesi – Sull’ospedale di Macerata Sciapichetti non deve mischiare le carte e sa benissimo che si farà e che i tempi tecnici sono stati dettati; per quanto riguarda i rifiuti siamo ripartiti dalla situazione ereditata dalla maggioranza dei sindaci di centrosinistra e bisogna sciogliere un nodo cruciale, quello della discarica, con un iter che va concluso senza penalizzare i cittadini. Questione non semplice perché se è vero che nessuno vuole l’aumento della Tari, lo stesso vale per i rifiuti “vicino casa” e altrettanto per chi non vuole inceneritori o biodigestori. In tutto questo, la domanda che rimane è sempre la stessa: la proposta del Pd qual è? Per quanto riguarda il gestore unico del Servizio idrico integrato, Fratelli d’Italia è stata chiara fin dall’inizio: acqua pubblica gestita da una società interamente pubblica nel rispetto della normativa attuale; proposte alternative solo ed esclusivamente nel rispetto della legge. Proprio per questo Fratelli d’Italia, nel rispetto delle sue idee e valori e quelle degli alleati, lavorerà sempre per un centrodestra unito che possa dare stabilità alle varie amministrazioni locali, provinciali, regionali e nazionali».

«Con i suoi 55 campanili – conclude Belvederesi – la nostra provincia si presenta complessa: gli elettori valutano ancora le persone e gli stessi candidati per quello che fanno, dicono e dimostrano. I vari cambiamenti negli ultimi anni danno tuttavia speranza sul fatto che alcune certezze per il centrosinistra inizino a sciogliersi e non possano ricostituirsi con il “campo largo” o con “alleanze miste”. La politica deve essere al servizio del cittadino e non il contrario: noi lavoreremo sempre per questo obiettivo ben chiaro».

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L’avvocato Massimilano Fraticelli, coordinatore provinciale di Azione

Anche il segretario provinciale di Azione Massimiliano Fraticelli è intervenuto per ribattere a Sciapichetti. «Dovrebbe cercare di evitare di dare lezioni politiche a tutti – dice Fraticelli – raccontando un mondo che non esiste più e concentrarsi, viceversa, sulle ragioni che hanno portato al disastro politico della nostra provincia a guida Pd. Non si è mai passati per un “mea culpa”, ma si è sempre cercato altrove responsabilità di terzi».

«Sciapichetti – continua l’esponente di Azione – descrive una situazione provinciale che è frutto solamente di un suo racconto. Ciò, per nascondere una realtà fattuale del Pd che non lo vede mai protagonista in nessuno dei Comuni che andranno ad elezioni a breve. Ma andiamo con ordine. Ad Appignano, Sciapichetti dimentica come Calamita sia stato candidato alle politiche nel collegio uninominale di Macerata come rappresentante del terzo polo ed oggi Azione appoggia con forza la sua ricandidatura. A Treia, Azione sostiene la candidatura di Franco Capponi, già rappresentante del terzo polo. Anche in questo caso, Pd non pervenuto. A Recanati, dove il Pd era all’opposizione del sindaco uscente ed oggi rincorre una sua ricandidatura, Azione è compatta con il suo segretario cittadino nel sostenere la candidatura di Fiordomo (anch’egli proveniente dal terzo polo). A Potenza Picena, come ho avuto già modo di dire in altre occasioni, la scelta è caduta sul sindaco uscente Tartabini, sia perché i rappresentanti locali di Azione hanno apprezzato il lavoro fatto in questi anni dalla Tartabini, sia perché la scelta del candidato del Pd non rappresentava senza dubbio un rinnovamento della classe politica della città; basti solo considerare che Morgoni diventava per la prima volta sindaco di Potenza Picena (1995), quando il sottoscritto era un giovane laureato».

 

«Vogliamo vincere in casa di Acquaroli, Cingoli va liberata da Saltamartini. Recanati? Vediamo di unirci al ballottaggio»



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