La consigliera Silvia Luconi
di Francesca Marsili
L’incarico affidato da Assm ad Alessandro Maccioni come consulente delle Terme di Santa Lucia di Tolentino approda in Consiglio comunale. A interpellare la maggioranza sul motivo della scelta è la consigliera di opposizione di Fratelli d’Italia Silvia Luconi, con un’interrogazione che verrà discussa nella prossima assise del 23 aprile.
«Si apprende da Cronache Maceratesi che Alessandro Maccioni, ex direttore Area Vasta 3, è stato nominato consulente delle Terme di Santa Lucia – premette nel testo la consigliera -. Dalle scarse informazioni si è potuto conoscere che l’incarico è stato sottoscritto fino al 31 dicembre 2024. Quali sono le motivazioni che hanno spinto verso la consulenza, e quali gli obiettivi che dovrà perseguire Maccioni considerando la ristretta durata dell’incarico?» Secondo Luconi la scelta «appare come una sorta di “commissariamento” di Roberto Lombardelli, noto a molti come uomo di fiducia del sindaco Mauro Sclavi e primo sostenitore dello stesso prima ancora di essere eletto, e che pur non essendo iscritto in maniera formale nelle misura camerale si occupa principalmente delle Terme di Santa Lucia. O forse – aggiunge – potrebbe anche essere un affiancamento all’imprenditore edile Alessio Ferri, che risulta essere l’amministratore di “Tsb”, (Tolentino salute e benessere), società partecipata da Assm che gestisce i centri poliambulatoriali di Tolentino e Civitanova nei locali delle Terme di Santa Lucia».
Alessandro Maccioni
Assm è l’Azienda municipalizzata di Tolentino. «Non appena insediata la nuova maggioranza a guida Sclavi sono stati nominati i nuovi vertici dell’azienda partendo da Stefano Servili di cui sono note le vicende relative alla sua presunta incompatibilità discusse anche in Consiglio Comunale, principalmente dalla sottoscritta e poi in tutta la città, sostituito poi dall’attuale presidente Nando Ottavi – evidenzia la consigliera -. Ora che c’è un presidente competente e stimato come Ottavi e un delegato alle Terme come Lombardelli che, al di là delle diverse visioni politiche svolge un ruolo di supervisione delle comparto termale, per giunta entrambi in maniera gratuita, non riesco a capire la necessità di una nomina che ha lasciato stupita me, ma anche molti cittadini. Per questo occorre capire il perché dell’incarico a Maccioni».
L’ex candidata sindaca, ora tra i banchi dell’opposizione, aggiunge anche un commento politico alla questione. «Ascolto e valorizzazione delle competenze locali, era questo il mantra di Sclavi candidato sindaco, tanto che oggi a vedere quello che succede mi chiedo dove sia finita la persona della campagna elettorale, o meglio: mi chiedo se sia mai esistita, che è più preoccupante – chiosa Luconi -. A tal proposito cito proprio un passaggio: “ci sono tante figure di altissimo livello che a Tolentino non vengono valorizzate”, e oggi proprio per tener fede a tutto questo il sindaco razzola esattamente al contrario. Non demonizzo il professionista di altro comune; noi stessi in alcuni casi ne abbiamo avuti pur senza distogliere lo sguardo dalle menti eccelse che abbiamo in città e che ci hanno supportato consigliato e lavorato con noi – conclude – ma semmai sottolineo la differenza tra le parole e i fatti concludenti di Sclavi, i quali ancora una volta lo incastrano».
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