Il centro storico di Visso, zona A
di Monia Orazi
Visso accelera sul fronte della ricostruzione post-sisma. Sarà allargata la strada regionale 209 Valnerina nel tratto di Villa Sant’Antonio, con delocalizzazione obbligatoria degli edifici situati sul lato sinistro della strada. Sarà inoltre costituito un consorzio di secondo livello nel settore A del centro storico, per coordinare gli interventi di ricostruzione come se si trattasse di un unico cantiere. Ultimo punto riguarda l’approvazione della fase tre del programma speciale di ricostruzione, presentato di recente dagli esperti dell’università Politecnica delle Marche (leggi l’articolo).
Due tir a Villa Sant’Antonio, lungo la Valnerina
Lo rende noto per l’amministrazione comunale il consigliere comunale Filippo Sensi. «La ricostruzione di Villa Sant’Antonio riveste una particolare importanza, sotto il profilo della sicurezza del tratto stradale regionale 209 Valnerina, che attraversa il centro abitato e per il quale è necessario pianificare un intervento di riduzione complessivo della vulnerabilità al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza e accessibilità al territorio di Visso e ai comuni montani circostanti», spiega Sensi ricordando che se ne era parlato nel Psr e ci sono stati incontri tra amministrazione, Usr e struttura commissariale. «La soluzione prescelta ed approvata dall’amministrazione comunale – continua Sensi – prevede l’allargamento della attuale sede stradale, da ottenersi mediante la delocalizzazione obbligatoria degli edifici danneggiati vicini all’attuale tracciato e l’esproprio di quello agibile presente. I proprietari delle abitazioni danneggiate potranno quindi ricostruire il proprio immobile in una nuova area o acquistare una nuova abitazione nel territorio di Visso». L’intervento comporta la modifica degli ingressi alla pista per l’elisoccorso ed al cimitero della frazione.
Il consiglio comunale guidato dal sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi ha dato il via libera alla perimetrazione degli edifici del centro storico, solo quelli del settore A, in cui si trova palazzo dei Priori, storica sede del Comune, il cui aggregato è stato finanziato a novembre con 3 milioni e mezzo di euro. «Un provvedimento molto importante per la ricostruzione della città di Visso voluto dalla nostra Amministrazione e condiviso con proprietari delle abitazioni, tecnici e presidenti dei consorzi interessati – continua Filippo Sensi – nei vari incontri tenutisi nei mesi scorsi e che consentirà la riduzione dei tempi di esecuzione dei vari interventi, evitando che gli stessi vengano eseguiti secondo una prefissata sequenza temporale, bensì in contemporanea. Tutto questo lasciando ai proprietari delle abitazioni, ai presidenti dei consorzi e ai tecnici incaricati la facoltà di definire congiuntamente e proporre una cantierizzazione da condividere con il Comune di Visso e l’ufficio speciale ricostruzione».
Il settore A del centro storico oltre a costituire la parte maggiormente danneggiata dal sisma, è apparso quello di maggiore criticità sul piano della futura cantierizzazione, data la particolare morfologia territoriale dei luoghi con viabilità angusta, presenza a sud del torrente Ussita, nonché dalla futura possibile prossimità di cantieri con la presenza di più imprese. Il consorzio di secondo livello nasce quindi con la finalità di coordinare gli interventi di recupero degli edifici del settore A del centro storico, riducendo i tempi di progettazione, presentazione autorizzazione ed esecuzione attraverso la gestione di un unico cantiere, con un’unica impresa ad eseguire i lavori ed un coordinatore che gestirà il consorzio. Approvazione definitiva a maggioranza anche per la terza fase del programma straordinario di ricostruzione, che verrà ora inviata all’usr e al sub-commissario per l’approvazione definitiva.
Intanto il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli fa sapere che sono in fase di avvio i lavori di messa in sicurezza sul costone a monte di via Ussita. L’intervento, che ha un importo di 1,2 milioni (di cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato un primo acconto di 169.847 euro proprio per l’esecuzione dei lavori), si è reso necessario dopo che le scosse sismiche del 2016/2017 hanno causato crolli di blocchi rocciosi che hanno interessato sia la strada sia le zone pertinenziali di un’abitazione, in un’area collocata nella vallata del torrente Ussita. Nello specifico, sono in programma azioni preliminari di perlustrazione e disgaggio di alcune porzioni di ammasso e di pulizia vegetazionale, per circa 2.750 metri quadrati. In seguito, sono previsti un rafforzamento corticale con rete e barre di acciaio (per circa 2.900 mq) e un raffittimento delle chiodature esistenti, che permetterà un aumento globale delle caratteristiche di resistenza, e l’inserimento di 130 metri di barriere paramassi atte a garantire la protezione delle aree pianeggianti a ridosso della sede stradale e quindi della carreggiata. In progetto c’è anche l’installazione di una barriera protettiva per il sentiero escursionistico che si sviluppa nella parte mediana del versante sovrastante.
A chi e' venuta questa mega idea
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