I carabinieri e il medico legale sul luogo della tragedia
di Giovanni De Franceschi (foto Fabio Falcioni)
Due colpi di fucile nel silenzio delle campagne alle prime luci del giorno. Le urla che squarciano la tranquillità della domenica di Pasqua. Il corpo di una donna trovata senza vita nel letto e quello del marito soccorso con una gravissima ferita all’addome. E’ la tragedia che si è consumata stamattina a Corridonia. Lui, Bruno Cartechini, 86 anni, poco dopo le 6,30 ha imbracciato il fucile da caccia che deteneva regolarmente e ha sparato alla moglie, Palma Romagnoli, anche lei 86enne, malata e impossibilitata a camminare. Poi ha rivolto l’arma verso sé stesso e ha fatto nuovamente fuoco con l’intenzione di uccidersi. E’ ricoverato in gravissime condizioni.
I coniugi vivevano al primo piano di una casa colonica in via Macina, nelle campagne a confine con Mogliano. Lui, prima agricoltore, poi aveva lavorato per anni in una vetreria. Lei, è stata sempre una casalinga. Malata di Alzheimer, da qualche tempo non riusciva più a camminare. Al piano superiore vive la figlia della coppia, con il marito. Ed è stata proprio lei stamattina a lanciare l’allarme dopo aver sentito gli spari: è corsa nell’appartamento dei genitori e si è trovata davanti il corpo della madre ormai senza vita e quello del padre, in condizioni disperate. Sul posto sono così arrivati il 118, i carabinieri delle stazioni di Corridonia e Mogliano, i militari del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Macerata e i colleghi del gruppo Sis (investigazioni scientifiche) di Ancona. Sul luogo della tragedia anche il comandante della Compagnia carabinieri di Macerata, maggiore Giorgio Picchiotti, il sostituto procuratore Claudio Rastrelli e il medico legale Antonio Tombolini.
Il sostituto procuratore Claudio Rastrelli con il maggiore Giorgio Picchiotti
L’ipotesi investigativa è che il movente sia da ricercare nel fatto che lui non sopportasse più di vedere la moglie soffrire, per questo avrebbe fatto fuoco. Un solo colpo quello sparato verso la moglie in camera da letto. E un colpo quello che si è sparato puntandosi il fucile all’addome. L’uomo è stato poi trasferito in eliambulanza all’ospedale di Torrette dove ora lotta tra la vita e la morte. L’ipotesi sembra confermata anche dalle parole di vicini e conoscenti.
«Una lunga vita passata insieme – racconta uno di loro che preferisce rimanere anonimo – hanno sempre vissuto lì in quella casa. Si volevano troppo bene, non voleva più vederla soffrire». «Gente brava, solo che lui era straziato dal dolore per la moglie che stava inferma a letto, non camminava più», aggiunge un altro conoscente. Sul luogo della tragedia sono anche arrivati diversi parenti, sconvolti dal dolore.
(aggiornamento delle 12,40)
Io credo sia stato un grande e coraggioso gesto d'amore
Riposa in pace..capisco la situazione..la vita è eterna
Gesù aiutaci tutti se puoi
Però nessuno vuole sentir parlare di eutanasia.
Troppa sofferenza
Povero uomo
un dolore immenso una preghiera per tutti e due vedere la persona che hai sposato soffrire a lungo e' un grande strazio adesso un po di silenzio
La disperazione, solitudine,sofferenza possono portare a prendere tali decisioni....stiamo vivendo in un mondo senza più umanità.
Se tutti noi fossimo più presenti non accadrebbero simili tragedie!
Il problema di base , è che le famiglie con persone malate non hanno il minimo supporto, sia fisico che psicologico, ed è logorante assistere una persona in difficoltà. E poi a quell' età come si fa a gestire una moglie allettata? Poi ovvio ogni caso è a se, io parlo in maniera generica e per esperienza diretta.
Giusi Frifrini condivido ogni sua parola ! La solitudine l'età avanzata la malattia....non avere aiuto, molto spesso porta alla disperazione !
Giusi Frifrini condivido pienamente .
Giusi Frifrini proprio così...
Giusi Frifrini trovarsi da soli senza nessun aiuto fisico e morale ad un età poi così avanzata preferisci porre fine prima del tempo a questo strazio di vita. La malattia è una brutta cosa
Giusi Frifrini condivido le tue parole!
Giusi Frifrini giustissimo e condivido....forse qualcuno tipo massimo donati ..non ha capito oppure NON ha voluto capire quello che ha scritto e soprattutto il significato delle sue parole!!!
Dentro ogni famiglia ci sono tante storie...... Meglio non giudicare ma aiutare quando si può
Purtroppo le istituzioni abbandonano chi ne ha bisogno ed è perso nel suo dolore e fardello. Non c è sostegno, assistenza umanità o sollievo per malati e familiari. Respiro per i familiari caregiver solo a pagamento. Pesi enormi che consumano e distruggono le famiglie lasciare sole.
Arianna Ercolani aumentano gli anziani e fragili, diminuiscono le strutture e i fondi per l'assistenza.
Una tragedia nella tragedia... l'Alzheimer è una malattia che annienta chi ne soffre e i familiari che se ne occupano ... abbandonati a sé stessi... ho perso mia mamma esattamente 4 mesi fa, si è spenta piano piano... questa maledetta malattia ti toglie ogni dignità Riposa in Pace Angelo Bello
Il disagio dovrebbe essere individuato da chi di competenza sicuramente non sottovalutato ma monitorato e supportato per cercare di prevenire simili atti estremi
Prima di giudicare bisogna sapere...sono una famiglia meravigliosa
Valentina Quarchioni condivido ,famiglia esemplare ,quanto è facile aprire la bocca .......abbiate rispetto.
Valentina Quarchioni nessuno giudica la famiglia, ci mancherebbe. Si sta solo evidenziando che se pur contornati da amore, da attenzioni della famiglia e altro purtroppo si vive un disagio che non sempre è facile riconoscere. Il coniuge non sempre può essere così forte come mostra.
Possano entrambi trovare la pace
Siamo vicini al vostro dolore un grande abbraccio
AMORE, dolore, solitudine, sofferenza, disperazione.
La disperazione genera questi gesti
Dramma della solitudine...
La disperazione la solitudine la malattia essere lasciati soli può portare ha compiere questi atti. É il caso di rivedere l'essere umano, UMANO.
Forse è un caso di sofferenza estrema vissuta anche in solitudine.
Che tragedia... condoglianze alla famiglia
Questo è il modo con cui lo stato si prende cura dei propri cittadini. Si spendono miliardi per opere inutili, si regalano miliardi ai signori delle privatizzazioni, ma non si riesce a creare case di riposo ACCESSIBILI. Oggi per un infermo, se non si è ricchi, non ci sono possibilità di condurre una vita dignitosa. Ed i familiari poi perdono la testa RIP
Rispetto e silenzio.
Quanta solitudine e quanta sofferenza...
La disperazione porta a tutto! Malati tutti e due in età avanzata!!
Che tristezza, soli a quell'età , magari senza aiuti
Che tragedia la disperazione a preso sopravvento
Massimo rispetto per chi non c è più e anche per chi rimane
Fate silenzio,nessuno deve permettersi di giudicare!
Barbara Cantatore parole sacrosante
Bisogna viverle certe situazioni....chi siamo noi per giudicare?...una preghiera per tutti e due è l'unica cosa che possiamo fare...
Renzo Marconi ha propio ragione .
Renzo Marconi esatto
Nessuno può o deve giudicare ciò che a loro non appartiene.
Ersilia Garulli la sofferenza porta fuori di testa mi dispiace che non sono stati capiti
I miei genitori sono deceduti a distanza di 40 giorni , questi giorni sono stati i più strazianti . Babbo cercava mamma in continuazione , se ne andò anche lui , tirai un respiro di sollievo , 63 anni insieme . capisco questa disgrazia , non giudico , lo chiamo grande Amore . r.i.p.
...dolore per tutti e due
Rip
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Assolutamente rispetto e silenzio. Nessuno si senta autorizzato a dire una parola di più