Un cantiere “green”
per il nuovo asilo nido

PORTO RECANATI - Al via i lavori per la realizzazione del nuovo plesso in via Argentina: previsto l’uso di sola energia rinnovabile. Il sindaco Michelini: «Questa struttura è un'esigenza molto sentita dalla popolazione»

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IAULE-SCHIAVONI-RICCETTI-MICHELINI-BELLI

Da sinistra: Patrizia Iualè, responsabile unico di progetto, Michele Schiavoni, direttore dei lavori, il sindaco Andrea Michelini, Lorenzo Riccetti, assessore ai lavori pubblici, e Andrea Belli, ad della Belli srl

Consegna dei lavori per il nuovo asilo nido di via Argentina, a Porto Recanati. Lavori assegnati alla Belli srl di Roma. L’opera, finanziata in parte con fondi Pnrr, sarà realizzata su progetto di uno staff tecnico dell’Agenzia del Demanio, guidato da Cristian Torretta, secondo standard di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, standard che interesseranno anche la fase di realizzazione. Si tratta del principio del “non arrecare un danno significativo all’ambiente“ che prevede, tra l’altro, l’uso di sola energia rinnovabile in cantiere, la prevenzione e riduzione di ogni possibile forma di inquinamento di acqua aria e suolo, l’uso di mezzi d’opera ibridi o euro 6. Il termine previsto per la conclusione dei lavori è di 450 giorni.

Erano presenti nel cantiere l’amministratore delegato dell’impresa Andrea Belli, il sindaco Andrea Michelini, il responsabile unico di progetto Patrizia Iualè, l’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Riccetti e il direttore dei lavori Michele Schiavoni.

Michelini non ha nascosto il proprio entusiasmo per l’avvio di quest’importante opera pubblica: «L’asilo nido va a colmare un’esigenza molto sentita dalla popolazione e ci consente di adeguare la città agli standard europei sull’offerta educativa della prima infanzia. La carenza di asili nido si ripercuote anche sull’occupazione femminile, perché senza strutture adeguate sono quasi sempre le madri a doversi occupare della cura dei figli, rinunciando così alla prospettiva di tornare sul posto di lavoro. Inoltre, quando mancano le strutture pubbliche si deve ricorrere necessariamente agli istituti privati con costi che penalizzano le famiglie meno abbienti». Soddisfazione anche per l’assessore Riccetti: «Seguiremo tutte le fasi di realizzazione con la massima attenzione e cura, in modo da conseguire il risultato ambito di realizzare una struttura che sia un vanto per la città di Porto Recanati ed un prezioso supporto per le famiglie».



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