Recanati “riscopre” la scuola San Vito
«Un gioiello pubblico di efficienza»

INAUGURAZIONE - Il primo giorno di lezione è coinciso con la cerimonia che riconsegna alla città lo storico edificio, in cui si sono formate tre generazioni di recanatesi. Il sindaco Bravi: «Lavori da 2,8 milioni di euro, ora i ragazzi potranno formarsi in spazi moderni ed efficienti ma all'interno di un contesto storico-artistico di grande pregio»

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Il sindaco Antonio Bravi taglia il nastro della rinnovata scuola San Vito

Un primo giorno di scuola molto particolare alla San Vito, che stamattina ha riaperto i battenti dopo la conclusione dei lavori di riqualificazione energetica e adeguamento sismico e degli impianti. Il progetto di recupero e ammodernamento del palazzo di San Vito ad oggi è l’unico, su sei progetti già finanziati dall’Ufficio speciale per la ricostruzione Marche con l’ultimo riparto dei fondi del sisma Umbria Marche del 1997 ad essere stato concluso con successo con la riapertura dell’immobile alla comunità.

Cerimonia-di-riapertura-San-Vito-ok-«È per noi motivo di grande soddisfazione oggi restituire alla città la storica scuola di San Vito completamente rinnovata e ampliata di nuovi spazi per la didattica e per l’intera comunità, un vero e proprio gioiello pubblico di efficienza e di modernità in uno dei palazzi storici nel pieno centro nostra città – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – San Vito è un palazzo significativo per tradizione, stratificazione storica nonché sociale e culturale della nostra città che da sempre ha assolto nel tempo l’importante funzione di ospitare vari ordinamenti scolastici deputati all’istruzione dei giovani, fin dall’arrivo della Compagnia di Gesù a Recanati.

Dopo un percorso non facile tra iter burocratici e problemi post covid dovuti allo scarso reperimento dei materiali e all’aumento dei costi siamo riusciti a farci finanziare i lavori per una somma totale di 2,8 milioni di euro. Da oggi i nostri giovani studenti e studentesse potranno crescere e formarsi negli spazi moderni ed efficienti di un prezioso bene storico e architettonico dove potranno vivere ogni giorno sia il patrimonio culturale e artistico in esso contenuto che lo spazio urbano circostante A loro va il nostro migliore augurio di un buon nuovo anno scolastico».

Inaugurazione-San-Vito-ok-Tantissimi i presenti alla cerimonia, ben tre generazioni di cittadini recantesi hanno frequentato la scuola di San Vito e con l’occasione hanno potuto ammirare la bellezza del palazzo storico completamente rimesso a nuovo e ricordare i luoghi, le aule i corridoi e i saloni, come erano prima, durante i loro trascorsi scolastici e con gioia rivedere oggi come sono stati riportati all’originale bellezza storica.

«Siamo lieti di annunciare la riapertura del plesso scolastico di San Vito, un edificio storico che ha istruito generazioni di recanatesi – ha affermato l’assessora alle culture Rita Soccio – questo luogo non rappresenta soltanto un patrimonio culturale e un punto di riferimento identitario per la nostra città, ma simboleggia anche il profondo legame dei recanatesi, per la cultura, la conoscenza e la comunità stessa. La riapertura di San Vito è un segno dell’interesse costante che abbiamo dimostrato nel settore scolastico, anche attraverso una serie di progetti volti ad arricchire l’offerta formativa e a contribuire a far emergere il potenziale a volte nascosto delle studentesse e degli studenti. Raccontare e far conoscere la storia di questo luogo, così come di tanti altri che hanno contribuito a plasmare la storia di Recanati, rappresenta un dovere, specialmente nei confronti delle famiglie e delle future generazioni».

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Il sindaco Bravi (al centro) tra la consigliera provinciale Sestili (a sinistra) e l’assessora comunale Soccio (a destra)

Numerosi e complicati, a causa del difficile periodo storico vissuto, sono stati i lavori fatti, come ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo. «Uno sforzo straordinario dei tecnici, delle ditte, degli operai comunali, degli insegnanti della San Vito e dei collaboratori. Reperire il finanziamento è stato una bella intuizioni, perché erano fondi che residuavano a livello regionale rispetto agli interventi post terremoto di Colfiorito. Soldi trovati, progetto, appalto dei lavori, poi il covid e la crisi delle materie prime. Qualche mese di sofferenza, con il rischio di litigare con la ditta campana che aveva vinto l’appalto o che la stessa lasciasse il cantiere come è avvenuto in tantissime situazioni. Nervi saldi, il solito lavoro prezioso del dirigente Paduano e alla fine il cantiere non si è mai fermato. La ditta lavorava anche nel fine settimana e con pazienza siamo arrivati alla fine.

Ed il risultato è strepitosoha continuato Fiordomostruttura consolidata e migliorata sismicamente, tetti nuovi, recupero di affreschi coperti nel tempo, abbattimento barriere architettoniche, nuovi spazi, palestra interna ora autonoma con bagni e docce, utile anche nel pomeriggio per le attività sociali, la sala mensa, il giardino interno. Con la fine dei lavori anche la primaria San Vito riconquista spazi. Possiamo dire che è un pezzo di storia che si rinnova e si rilancia per i prossimi decenni, che chi amministra consegna ai bambini ed ai ragazzi perché adesso la mantengano così bella e luminosa».

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Il sindaco Bravi durante la cerimonia inaugurale

A benedire l’immobile storico e il pubblico presente il vescovo Nazareno Marconi che raccontando una sua avventura da studente ha messo in luce l’importanza della scuola nell’insegnare a sognare e a combattere per le cose buone. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il consigliere provinciale con delega a ricostruzione e patrimonio dell’edilizia scolastica Laura Sestili, Paola Romagnoli dell’Ufficio scolastico regionale e Annamaria De Siena, dirigente dell’istituto comprensivo Nicola Badaloni.

Gli insegnati e ricercatori storici Antonella Maggini, Antonella Chiusaroli e Paolo Coppari (vicepresidente dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Macerata) hanno guidato il pubblico in un interessantissimo viaggio attraverso la storia e l’arte del Palazzo di San Vito degli ultimi 500 anni. Importanti ricerche storiche che nei mesi autunnali prevedono l’avvio di visite guidate aperte al pubblico all’interno del Palazzo di San Vito.

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La cappellina di San Vito, risalente al 1932, dedicata ai caduti della Prima guerra mondiale



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