Il Santo Stefano a Porto Potenza
di Luca Patrassi
“Se me lo dicevi prima, prima quando?”. Non si toccano ancora i celebri versi di un testo del grande Enzo Jannacci ma la vicenda sanitaria maceratese, ed anche quella politica, sembra avvicinarsi molto con questo gioco del prima e del dopo. All’albo pretorio della Ast Macerata è apparsa una determina della direttrice generale Daniela Corsi, passata per i visti e il parere del solito nugolo di dirigenti, quattro o cinque. Manca solo il visto del direttore sanitario, ma solo perché quello non è ancora stato nominato, forse in attesa di tempi migliori. L’oggetto della determina è «recepimento ed approvazione del piano delle prestazioni con Kos Care srl per l’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale presso l’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena valido per l’anno 2023».
Fin qui, siamo nel solco di una tradizione pluriennale e del resto il Santo Stefano è da sempre una struttura di assoluta eccellenza. Vero è che la Regione Marche è reduce da mesi e mesi di dibattito sul piano sanitario regionale, sul fatto che bisogna recuperare l’attrattività dei servizi ospedalieri pubblici, che bisogna ridurre la mobilità passiva, che bisogna potenziare i servizi territoriali e via discorrendo. Tutti propositi meritori che necessitano sicuramente del tempo per essere messi in atto. E’ anche vero che un altro degli elementi che ricorrono è il fatto che mancano gli specialisti, però qui siamo ad affrontare un problema che fa capo ai macchinari, alle tecnologie, alle apparecchiature diagnostiche di prima o di ultima generazione che possano essere. Bene, fatta la solita premessa normativa con una pagina di citazioni di delibere e di decreti, la Ast spiega il motivo della determina: «Questa Ast da anni ha in essere un accordo con la Kos Care srl per la erogazione di specifiche prestazioni specialistiche da erogare presso l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena al fine di far fronte alle continue e pressanti richieste – per lo più della popolazione costiera – di prestazioni radiologiche e neurologiche. In particolare le prestazioni, ove si registrano forti liste di attese, riguardano le Tac e le Rmn e grazie alla collaborazione dell’istituto Santo Stefano si è riusciti ad evadere le richieste provenienti soprattutto per utenti esenti che sarebbero stati, altrimenti, costretti ad eseguire gli esami a pagamento».
Quindi il documento Ast rileva che le strutture pubbliche non sono in grado di rispondere alle richieste degli esenti per le Tac e le Rnm, esami come dire di assoluta importanza. Per restare al documento, ecco cosa aggiunge la determina di rinnovo della convenzione con il Kos: «Inoltre, a seguito della chiusura del punto prelievi gestito dall’Ast di Macerata a Porto Potenza Picena, si è ritenuto di poter sopperire inviando gli utenti presso il centro prelievi dell’Istituto Santo Stefano. Per questo motivo l’accordo ha ad oggetto solamente specifiche prestazioni ed esattamente: prestazioni radiologiche ed in particolare Tac e Rmn,prestazioni di laboratorio analisi oltre ad una contenuta quota economica da destinare alle prestazioni di neurologia». Per l’anno in corso il tetto di spesa è stato fissato a 557mila per le prestazioni rese a favore di utenti marchigiani e 18mila euro per i non marchigiani.
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complimenti ai dirigenti AST ! NON E’POSSIBILE PRENOTARE UNA VISITA DERMATOLOGICA , NE A MACERATA ( OSPEDALE ) NE IN NESSUN ALTRO POSTO , PERCHE’HANNO LE LISTE CHIUSE . SE CHIEDI ALL’OPERATORE DI TURNO , A PAGAMENTO ? RISPOSTA MAX 2 O 3 GIORNI PUOI FARLA . SINCERAMENTE C’E’QUALCOSA CHE NON FUNZIONA IN AST
Modello U.S.A. paga e non ci sono problemi mi sa tanto che qualcosa non torna. Il nostro S.S.N. è diventato un sistema ibrido che non è né carne né pesce.
Per il sig. Principi. La situazione della sanità è questa in tutta Italia.
Chissà perché la situazione sanitaria prima è precipitata nelle Marche poi in tutta Italia?…il modello Marchigiano si è evoluto in pochissimo tempo…vi ricordo che il ” MODELLO MARCHIGIANO ” l’ha pubblicizzato Salvini e compagni di merende perciò è inutile che ora state a lamentarvi,dalla padella alla brace…