Il sindaco Capponi a Mantova
Il sindaco di Treia Franco Capponi è stato protagonista del passaggio di testimone col sindaco di Mantova Mattia Palazzi in occasione del seminario estivo di Symbola che da Treia quest’anno si trasferisce nella città lombarda, già capitale della cultura. Capponi ha consegnato una palla del gioco del bracciale quale testimone simbolico di questo passaggio che sarà vissuto nuovamente, al contrario, a settembre quando a Treia si svolgerà il Festival della Soft economy di Symbola. Symbola per 10 anni ha lavorato a fianco dei territori delle Marche per cercare di unire e dare forza a imprese, comunità e intelligenze che puntano su sostenibilità, innovazione, bellezza. Green economy ed economia circolare sono divenute il cuore della sfida per il futuro.
«Il terremoto del 2016 – ha detto il sindaco Capponi nel suo intervento nel corso della cerimonia d’inaugurazione – ha scosso la società, ma grazie alle tante iniziative di Symbola e di altri attori interessati a nuovi modelli di sviluppo qualcosa è cambiato. Il progetto Next Appennino lab di Symbola ha contribuito in modo determinante a realizzare il programma Next Appennino, un programma sposato dall’allora governo Draghi e tradotto nei territori colpiti dal sisma 2016 dal commissario e dalla cabina di regia Sisma guidata da Giovanni Legnini. Il programma Next Appennino prevede il rilancio economico e speciale delle regioni appenniniche colpite dal sisma e finanziato dal Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma. Certamente non riteniamo terminata l’azione di stimolo che Symbola ha prodotto con grande sforzo e poco sostegno politico (da noi molto spesso si preferisce non dare peso a chi pensa e propone) ma siamo felici che il Mantovano prenda questo testimone. Abbiamo molte affinità».
«Ecco perché – ha aggiunto Capponi – sono contento della scelta di Symbola di venire a fecondare un territorio e una realtà che vuole guardare la transizione Green negli occhi e trovare, in tutti i campi, le energie per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Senza lasciare indietro nessuno. La sfida della crisi climatica può essere l’occasione per mettere in movimento il nostro Paese in nome di un futuro comune e migliore. Noi, in ogni caso, nei limiti delle nostre possibilità, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. Un’Italia che fa l’Italia, a partire dalle nostre tradizioni migliori, è essenziale per questa sfida e può dare un importante contributo per provare a costruire un mondo più sicuro, civile, gentile».
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