L’ex sindaco scrive al presidente De Luca
«Vigne e uliveti della Casalis Douhet
in stato di abbandono, azienda a rischio»

POTENZA PICENA - La Regione Campania è proprietaria, in seguito a un lascito, di una tenuta di circa 160 ettari che affacciano sul mare. Leonardo Melatini sottolinea lo stato degli impianti

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Vincenzo De Luca

«Vigne e uliveti dell’azienda Casalis Douhet in stato di abbandono, c’è il rischio concreto di perdere un’azienda, che per decenni è stata un fiore all’occhiello del nostro paese, in particolare per l’ottima qualità dei prodotti». Leonardo Melatini, ex sindaco di Potenza Picena, ha scritto una lettera a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, proprietaria dell’azienda che sorge sulle colline a ridosso della città costiera. 

La storia dell’azienda inizia quando Giovanni Paolo Quintieri, ultimo proprietario, morto senza eredi nel 1970, donò tutti i suoi averi al Patronato Regina Margherita – Istituto “Paolo Colosimo” pro ciechi di Napoli, finalizzandoli all’introduzione dei giovani non vedenti all’istruzione ed al lavoro. Essendo un’Ipab, con la soppressione, passò proprietà della Regione Campania. La tenuta ha una estensione di circa 160 ettari che affacciano sul mare.

«Fino a pochi mesi fa – scrive nella lettera Melatini – era mantenuta in buone condizioni, infatti era un piacere ammirare i vigneti e gli uliveti, curati come meritavano. Le vigne sono visibili sia dalle strade, che le attraversano, quanto dall’A14 che corre lungo il crinale. Da poche settimane gli impianti, sia il vigneto quanto l’uliveto, versano in totale stato di abbandono. E’ vero che negli ultimi mesi non sono mancate le piogge che hanno favorito la crescita, oltre misura, dell’erba che, purtroppo, nel caso in esame, è così alta che, a stento, si vedono i filari. La mancata manutenzione potrebbe causare danni alle viti, non essendo stata tagliata l’erba e non avendo effettuato i normale trattamenti, stante la forte umidità causata dalle piogge».

Melatini, primo cittadino dal 1985 al 1995, invita quindi De Luca a prendere provvedimenti: «Voglia, presidente, sollecitare la ripresa delle attività nell’azienda, a breve, l’agricoltura ha tempi molto diversi di quella della pubblica amministrazione, più rapidi. Confermando la mia stima nel suoi confronti, non limitandomi alla sola attività amministrativa, mi auguro, nonostante i molteplici impegni, prenda a cuore la soluzione del problema».


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