di Monia Orazi
«Ho pensato questo come uno spazio dove i dipendenti, stando in ufficio, potessero sentirsi a casa». Con queste parole Cristiano Venturini, l’amministratore delegato della iGuzzini illuminazione, l’azienda recanatese leader dei sistemi di illuminotecnica nel mondo, ha voluto presentare il restyling del terzo piano, le vecchie “stanze del potere”, quelle in cui stavano fisicamente i componenti della famiglia Guzzini ed i loro stretti collaboratori, sino a quando hanno gestito l’azienda.
Cristiano Venturini
Un progetto che ha anche un nome “Lighthinking space”, redatto dall’architetto Alessandro Pedron e Apml architetti, che prende spunto dalle intuizioni dell’architetto Mario Cucinella che nel 1998 progettò per Adolfo Guzzini la nuova sede del gruppo di famiglia, un edificio vetrato, aperto e pronto a sfidare il tempo, come lo ha definito Pedron.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e dal 2019 i Guzzini non ci sono più, ora c’è il gruppo Fagherhult. Ha spiegato il ceo Venturini: «Ho voluto aprire questo piano ai dipendenti in modo che potessero viverlo come fosse loro, coinvolgendoli. Questo è parte della nuova visione strategica del gruppo. Abbiamo voluto fare un passo in avanti, aprendo questo luogo e rendendolo polifunzionale, vengono qui gli operai, i colletti bianchi, ci sono dei biliardini, un luogo dove prendere uno snack, fare pausa caffè. Spazio anche a libri di design, architettura ma anche storia dell’arte, narrativa che i dipendenti possono prendere in prestito e portarsi anche a casa».
Un’innovazione profonda degli ambienti che però integra anche i valori aziendali come ha spiegato Venturini: «Questo è uno stile olivettiano, il voler condividere con i dipendenti ma ho voluto anche che ogni area raccontasse i 5 valori di questa azienda, con cui facciamo rigorosamente tutto qua dentro: sono l’umanità, la bellezza, l’apertura, l’innovazione e l’integrità con i colori che trasportano l’energia dell’innovazione, il richiamo alla terra. Abbiamo voluto scaldare l’ambiente per coinvolgere i dipendenti, in modo che si sentano a casa quando sono in ufficio».
Il nuovo grande spazio polifunzionale di 400 mq è a disposizione per organizzare un meeting, lavorare in team, prendere un caffè, seguire un corso ma anche per prendersi una pausa di divertimento e relax con i colleghi, o ancora per trovare un momento di concentrazione e ispirazione sfogliando un libro o una rivista. Può ospitare fino a 50 persone contemporaneamente e si compone di isole incontro con diverse configurazioni tutte dotate di monitor, angoli lounge e conversazione, aula presentazioni, sala meeting con sistema audio-video e lavagna interattiva, picole cucine super attrezzate, zona biblioteca/emeroteca che propone una vasta selezione di pubblicazioni da chiedere anche in prestito – non solo magazine e volumi di architettura, design, arte, ma anche testi dedicati alla formazione personale, novità di narrativa, romanzi in lingua inglese e libri per bambini.
Il percorso si articola in 5 aree tematiche, ognuna dedicata a un valore aziendale – apertura, bellezza, innovazione, integrità, umanità – e identificata da un colore specifico, che si declina su finiture e arredi.
I valori sono raccontati da pannelli double-face, che raffigurano anche 5 grandi maestri del design e dell’architettura con un loro prodotto iconico disegnato per il brand: Gae Aulenti (Cestello), Michele De Lucchi (Venaria), Renzo Piano (Le Perroquet), Gio Ponti (Polsino), Jean Michel Wilmotte (Linealuce). Tra piante, arredi colorati e tecnologie multimediali, Lighthinking Space diventa così un luogo da vivere in cui la luce, la qualità dell’aria, il comfort acustico sono accuratamente studiati per favorire il benessere delle persone, con particolare attenzione alla sostenibilità, illuminazione naturale, modulazione della temperatura, riduzione del consumo energetico.
A concludere la presentazione Alessandro Pedron della Apml Architetti: «Questo progetto rappresenta l’impegno di iGuzzini per essere sempre più un luogo di inclusione e collaborazione: tutte le scelte di interior concorrono a evidenziare la trasformazione verso concetti di apertura, trasparenza, trasversalità. L’obiettivo dell’intervento è far stare bene le persone che lavorano in e con l’azienda per accrescere il loro senso di appartenenza».
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