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Focus sulla transizione ecologica:
«A Civitanova con l’innalzamento del mare
12 metri di spiaggia in meno»

AMBIENTE - Incontro al liceo Da Vinci. L’assessore Roberta Belletti: «Stiamo affrontando una sfida, va attuato un cambio culturale». L’assessore Caldaroni: «Sostenere le imprese e ridurre gli impedimenti economici e burocratici». Tra le proposte la possibilità che il Comune gestisca direttamente l'area floristica protetta regionale numero 48

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I presenti all’incontro sulla transizione ecologica a Civitanova

Civitanova sempre più verso la transizione ecologica. E lo fa davanti ad un’ampia platea di studenti, architetti (oltre 40 iscritti), addetti ai lavori, assessori e consiglieri comunali che sin da subito hanno creduto a questa iniziativa. Presenti il presidente del Consiglio comunale Fausto Troiani, i capigruppo Piero Croia, Pierpaolo Turchi e Roberto Pantella, i consiglieri Andrea Ruffini, Paolo Nori, Piero Gismondi e Lidia Iezzi. Con loro anche Alfredo Perugini, presidente del Paolo Ricci.

transizione3-325x278«Dove ci deve portare la transizione ecologica? – ha detto l’assessore Roberta Belletti, promotrice insieme all’associazione Marche a Rifiuti Zero del ciclo di incontri -. Perché ne parlano tutti e tutti sono coinvolti? La transizione che stiamo affrontando ci deve portare ad un cambiamento per lasciare un mondo sano e vivibile. Una sfida a cui siamo chiamati a partecipare tutti fin da subito, attuando un cambio culturale, prima ancora che sociale ed economico».

Plauso per l’iniziativa è arrivato da Andrea Putzu, presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale. «Sono felice che questo incontro avvenga all’interno di una scuola perché la nostra presenza qui testimonia che vogliamo lavorare per il futuro».

«Bisogna sostenere le imprese affinché possano affrontare la transizione ecologica anche riducendo gli impedimenti economici e burocratici verso questo cambiamento epocale – è l’intervento dell’assessore al Commercio Francesco Caldaroni -. Ad esempio noi stiamo portando avanti un progetto per inserire i motori elettrici sulle imbarcazioni da pesca».

transizione1-325x321«La strategia regionale per lo sviluppo sostenibile – ha spiegato la responsabile Patrizia Giacomin – mette insieme quattro ambiti d’azione: sociale, ambientale, economico ed istituzionale e tutti devono collaborare verso la transizione ecologica. Gli impatti sulla vita di tutti i giorni sono evidenti: l’innalzamento del livello del mare produrrà una riduzione delle spiagge a Pesaro di 12 metri, a Senigallia di 25 metri a Civitanova di 12 metri».

Tra gli studenti presenti, Beatrice ha chiesto come intervenire nei procedimenti della Regione su queste materie. «Basta andare sul sito e seguire le indicazioni per la partecipazione – ha risposto Patrizia Giacomin -. Tutti posso inviare documenti, mail o commenti». Un insegnante ha voluto sottolineare che «la transizione ecologica è una questione soprattutto sociale. I ragazzi si scontrano tutti i giorni con la sostenibilità della città e la vivono sulla propria pelle».

Dopo l’intervento di Marco Bindelli, vice presidente del Banco Marchigiano, che ha illustrato l’impegno della banca verso le imprese e lo sviluppo sostenibile, è stata la volta di Diego Mancinelli, portavoce Forum Terzo Settore Marche. «Dobbiamo cambiare il nostro modello culturale prima di quello economico. Il Terzo Settore lavora su questo cambiamento mettendo insieme ambiente e sociale, perché i cambiamenti climatici creano nuove povertà ed emergenze sociali».

Renato Campetella di Aiace (Associazione italiana per l’ambiente, la cultura e le emergenze) ha raccontato l’esperienza degli Adriatic Heores Day a Civitanova. «Dobbiamo imparare a rispettare i luoghi e gli ambienti che frequentiamo».

transizioneA chiudere il focus gli studenti del Liceo Da Vinci che, insieme a David Fiacchini, hanno illustrato i progetti scolastici del “Da Vinci” per lo sviluppo sostenibile: il progetto Cluana Urban Nature (biodiversità urbana e sostenibilità ambientale, tra didattica e pratica) ed il progetto ConsumAt(t)ori. «Da anni – ha spiegato Fiacchini – il Liceo lavora per diventare sostenibile: borracce, dispenser di acqua potabile dell’acquedotto, energie rinnovabili e progetti».

Tra le proposte emerse, la possibilità che il Comune gestisca direttamente l’area floristica protetta regionale numero 48 per sperimentare come attuare concretamente la strategia per la biodiversità.



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