Il tribunale di Macerata
Lavoratori sfruttati al Natural Village, questa l’accusa per il direttore del campeggio di Potenza Picena, Giuseppe Pantè, 45 anni, di Messina, che oggi è stato rinviato a giudizio. L’udienza si è svolta davanti al gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Barbieri, Pantè avrebbe sfruttato il lavoro di 24 persone, approfittando del loro stato di bisogno, tra chi aveva necessità di accedere al mercato del lavoro e chi, extracomunitario, aveva la necessità di stipulare contratti di lavoro per l’ottenimento o il rinnovo del permesso di soggiorno.
L’avvocato Paolo Carnevali
Secondo l’accusa sarebbero stati pagati con retribuzioni «palesemente insufficienti» o sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato e ai contratti collettivi nazionali o territoriali, corrispondendo emolumenti o contributi previdenziali inferiori fino all’80% del dovuto. Inoltre l’accusa parla di reiterate violazioni alla normativa sull’orario di lavoro, «mantenendo in servizio i dipendenti oltre il limite orario previsto» e ai periodi di riposo, «mancando di riconoscerli di fatto pur se calcolati nelle buste paga». I fatti contestati sarebbero avvenuti fino al settembre 2019. Oggi tre dei lavoratori si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Marco Romagnoli. L’imputato, difeso dall’avvocato Paolo Carnevali, è stato rinviato a giudizio al 19 settembre.
(Gian. Gin.)
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