Vittorio Sgarbi durante l’evento dello scorso 30 maggio a Civitanova
«Quello che ha fatto Sgarbi ha portato lustro a Civitanova, la mia idea di cultura è differente da quella che avrebbe proposto la Paglialunga se fosse stata eletta sindaco». Il sindaco Fabrizio Ciarapica risponde così al dibattito nato in sala consiliare in merito allo stanziamento di fondi per la cultura. In particolare a finire al centro della polemica era stato il contributo dato dall’azienda teatri di Civitanova al critico d’arte Vittorio Sgarbi per la realizzazione di due serate al varco sul mare dedicate a Dante Alighieri per una spesa di 80mila euro, 40mila euro a serata. Particolarmente critica era stata la consigliera ex candidata sindaco Mirella Paglialunga che aveva definito esorbitante la spesa per 4 ore con Sgarbi (leggi l’articolo). «Civitanova merita una cultura di qualità – ha spiegato il primo cittadino – alla consigliera Paglialunga è probabilmente sfuggito il fatto che nel 2021 l’Italia e il mondo intero hanno celebrato il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
Vittorio Sgarbi a Civitanova durante la campagna elettorale con Fabrizio Ciarapica e Ivo Costamagna
Ad un evento di tale portata Civitanova ha voluto rispondere con un mini festival di alta qualità organizzato da Sgarbi, dove oltre ad una sua lectio magistralis, ha visto la partecipazione di personaggi come lo scrittore Aldo Cazzullo e degli attori Alessandro Preziosi e Nancy Brilli. Sempre Sgarbi ha allestito una mostra con le opere del fotografo internazionale Massimo Listri che ha contribuito a rendere culturalmente viva, nel periodo estivo, la città alta. Ha realizzato e stampato il catalogo della mostra in alcune migliaia di copie e si è occupato, in tutti gli eventi, della promozione. Tutto questo per dire che quanto Sgarbi ha fatto per Civitanova, ha sicuramente attribuito lustro e valore culturale alla nostra città oltre ad un’opera di promozione molto importante. Così come il Festival Popsophia, che il consigliere Roberto Mancini ha screditato volendo far credere che al di là della “risonanza, la ricaduta sulla crescita della città è pari a zero”. Nulla di più falso. Popsophia è un festival vivo tutto l’anno. E non solo da un punto di vista programmatico ma anche fattivo: organizza incontri nei teatri, è accreditato al Miur e riconosce crediti formativi a docenti e studenti e soprattutto veicola il nome di Civitanova sui canali culturali che contano. Non posso accettare neppure le critiche della Paglialunga in merito al fatto che la nostra amministrazione non ha nulla da offrire ai giovani. Ricordo che quest’anno per la prima volta abbiamo lanciato il Toc Talent of Civitanova, un talent per dare la possibilità ai giovani talenti di esibirsi, i concerti in piazza che richiamano migliaia di persone, i tanti festival della Danza, dell’Opera, il festival Cartacanta, la manifestazione Vita Vita e molto altro. Sicuramente si può fare di più e meglio ma probabilmente l’idea di cultura che intendiamo io e la mia amministrazione è sicuramente un’idea diversa da quella che avrebbe proposto la Paglialunga se i civitanovesi l’avessero eletta sindaco».
(l. b.)
Strano che tra le tante cose che ricorda non ci sia come ha buttato centinaia di migliaia di euro di fondi europei per la ripresa culturale post-covid per farci vedere due moto che impennano. Popsophia come è gestita ora è una mera pagliacciata, il livello di eventi culturali a civitanova è sotto zero da troppi anni, qualsiasi paesetto dei dintorni se la passa meglio di noi. Sgarbi è Diprè 2.0, non lo commento neanche.
Lustro e Sgarbi, due nomi che sono come due rette parallele
Si, "Sgarbi sciuscià" forever...
Facce lu sverdu, sintoco
Mimí cocò e cacameòcazz
Sgarbi porta solo popolarità, perché per portare lustro e cultura, in Italia abbiamo ben altri nomi.
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Chiaramente il sindaco non poteva fargli degli “Sgarbi”