La presentazione del ciclo d’incontri
“Immaginare il futuro”. Questo è il titolo del ciclo di incontri aperti a tutta la cittadinanza con cui, dopo una pausa di quattro anni, torna a Civitanova l’evento culturale “La Filosofia in città” proposto dalla professoressa Silvia Gaetani, docente di Storia e Filosofia all’Iis “Leonardo da Vinci” e vice presidente della sezione di Ancona della Società filosofica italiana. Anche per l’edizione 2022, la consulenza scientifica dell’iniziativa e la conduzione degli incontri è a cura della Società filosofica italiana, che rilascerà ai partecipanti il relativo attestato valido ai fini dell’aggiornamento docenti. Si inizia venerdì alle 17 in sala consiliare con un incontro sul tema: “A quali valori educare per affrontare le sfide del futuro?“. In aula, Paolo Giordani e Bianca Maria Ventura. Si prosegue il 3 giugno, alle 17 con: “Dipende anche da noi la vita sulla terra? Che fare per darle un futuro?”, conducono: Bianca Maria Ventura e Silvia Gaetani. Il ciclo di conferenze si conclude il 10 giugno 2022, sempre alle 17 con il dibattito su: “Verso quali prospettive future si muove l’organizzazione del nostro lavoro?” con Silvia Gaetani e Renato Scatragli.
«La formula degli incontri è, ancora una volta, quella della pratica filosofica, una forma di comunicazione molto coinvolgente – come evidenziato dalla prof Bianca Maria Ventura, presidente della Società filosofica italiana di Ancona e vice presidente nazionale Sfi – perché non prevede una relazione esperta da parte di chi parla ad un pubblico che ascolta, ma una riflessione condivisa intorno ad un problema di rilevanza “vitale” che ciascuno, non solo gli addetti ai lavori, in qualche misura ritrova dentro di sé. Le grandi questioni della filosofia, infatti, sono le stesse questioni che uomini e donne affrontano ogni giorno nel loro vivere quotidiano. L’edizione 2022 porta all’attenzione il tema del futuro che si presenta perlopiù incerto e talvolta minaccioso, luogo della paura più che della speranza. E allora: che cosa serve a noi per accettarne le sfide? Ma soprattutto che cosa dobbiamo fare, da persone responsabili, perché esso sia promessa di vita e non minaccia di morte? Il dialogo ed il confronto tra una molteplicità e diversità di punti di vista vuole essere occasione per rivedere, verificare e ampliare le proprie conoscenze e le proprie convinzioni, per trarre forza per vivere e aiutare a vivere».
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