Non è Pasqua
senza ciambelle strozzose

TRADIZIONI - La preparazione del gustoso dolce inizia il venerdì Santo, per concludersi la mattina di Pasqua, quando un tempo venivano cotte nel forno a legna del paese

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ciambelle-strozzosedi Claudia Brattini

Nelle Marche non è Pasqua senza le ciambelle strozzose: un dolce dal gusto antico che si prepara con ingredienti semplici e che incontra come unica “criticità” il lungo riposo tra la prima cottura in acqua bollente e la seconda cottura in forno.

Non a caso la tradizione vuole che la preparazione inizi durante la notte della passione di Gesù, il venerdì Santo, per concludersi la mattina di Pasqua, quando un tempo venivano cotte nel forno a legna del paese.

Così, da generazioni la tradizione marchigiana è tramandata, ogni famiglia con la sua ricetta, noi vi proponiamo la seguente:

Ingredienti:

o 5uova
o 500 g farina
o 100 g zucchero
o 60 ml di olio di semi
o 60 ml liquore all’anice
o buccia grattugiata di mezzo limone
o Un cucchiaino di bicarbonato

In una ciotola rompere le uova e montarle con le fruste elettriche fino a quando non diventano chiare e spumose, aggiungere lo zucchero e mescolare, unire l’olio, la scorza di limone, il bicarbonato, la farina e infine il liquore.
*L’impasto deve risultare né troppo duro e né troppo morbido, potreste avere bisogno di più o meno farina a seconda della grandezza delle uova.
Impastare fino a formare un composto omogeneo, formare tante palline uguali e da ognuno ricavare dei filoncini, arrotolare e dare ad ognuno la forma di una ciambella.
Portare ad ebollizione dell’acqua e immergere le ciambelle un po’ alla volta facendole cuocere per 5 minuti.
Dopo averle scolate riporle ad asciugare, e riposare, per almeno 10 ore.
Trascorso il tempo di riposo, con la punta di un coltello incidere le ciambelle al centro e per tutto il diametro in modo da formare nella seconda la cottura la forma tipica della ciambella alta e frastagliata.
Cuocere sulla griglia del forno a 180° C per 30-35 minuti.

Una volta cotte e raffreddate si può procedere alla decorazione con la glassa di zucchero o al cioccolato per poi gustarle preferibilmente accompagnate da un liquore o vino dolce locale per compensare così la consistenza asciutta.



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