«Il Kursaal non è pronto, la struttura è carente e costa alla cittadinanza oltre 750mila euro di mutui pluriennali». Il sindaco Andrea Michelini denuncia le criticità e gli errori nella ristrutturazione dell’ex cinema Kursaal. Un’analisi dettagliata con tanto di foto e video resi pubblici: «Quando una pubblica amministrazione si impegna per importi così ingenti dovrebbe restituire alla cittadinanza un sito che dovrebbe essere la casa di tutti i portorecanatesi – dice Michelini criticando la Giunta precedente guidata da Roberto Mozzicafreddo – Allo stato attuale dei lavori, non è così e dopo mesi nei quali ci era stata narrata la storia di una struttura praticamente pronta, riteniamo doveroso elencare in modo anche analitico le criticità presenti attualmente.
Andrea Michelini sindaco di Porto Recanati
Il nostro cineteatro Kursaal necessita ancora di molta attenzione e di ulteriori finanziamenti per poterlo rendere una struttura compiutamente fruibile e funzionale ai diversi utilizzi della cittadinanza. La capacità di attingere a bilancio comunale è ormai arrivata ad un limite non più sopportabile e sostenibile e dovremo cercare in tutti i modi di poter ottenere finanziamenti connessi al Pnnr o comunque sovracomunali per poterla ultimare e rendere disponibile. I cittadini di Porto Recanati devono sapere come sono stati spesi soldi pubblici». Nella lista delle criticità si sottolinea lo stato di totale abbandono dell’ingresso con muri non rifiniti con tubi, rubinetti e fori nei muri che non sono stati risistemati.
La tinteggiatura delle pareti e dei soffitti eseguita in modo approssimativo, griglie di aereazione fissate in maniera non a norma, pannelli sporchi e danneggiati. Problemi anche sul palco «caratterizzato dalla presenza di spigoli che potrebbero creare seri problemi di sicurezza a chi si trovasse a transitare nelle vicinanze in condizioni di semi buio della sala e pavimento visibilmente danneggiato e sconnesso al punto da costituire vera e propria insidia – prosegue la disanima del sindaco – le poltroncine sono state smontate, lavate e riposizionate sul vecchio pavimento senza tenere in considerazione che quella superficie non è di fatto agibile, la visibilità della scena delle prime file della platea risulta essere compromessa dalla eccessiva altezza del palcoscenico che è stato esteso verso la platea ma non abbassato. Il quadro elettrico è in bella vista e costituisce una “scenografia” obbligata quanto sgradevole per qualsiasi spettacolo conferenza, meeting, vi si dovesse realizzare e nella stessa cabina di proiezione non sono state cambiate le vecchie finestre che presentano segni di evidente usura nelle guarnizioni, provocando ulteriori infiltrazioni d’acqua piovana. Nel processo di ristrutturazione sono state completamente dimenticate alcune aree come quella della cabina di proiezione, dove sono presenti vecchie finestre senza guarnizioni, esposte quindi ad infiltrazioni piovane, così come l’uscita di sicurezza della galleria che non si chiude ermeticamente».
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