«Secondo diploma alla scuola serale:
sono tecnico dei servizi socio sanitari,
a 52 anni spero di avere un futuro diverso»

CAMERINO - La testimonianza di Roberta Ercolani di Porto Sant'Elpidio che ha frequentato l'Ipsia Corridoni. Ha raccontato la sua storia durante la cerimonia provinciale di premiazione degli studenti e delle studentesse da 100 e lode

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Roberta Ercolani

di Monia Orazi

Una piazza Cavour “pulsante di vita” ha accolto decine e decine di ragazze e ragazzi, freschi di diploma della scuola secondaria superiore, per celebrare tutti coloro che hanno raggiunto il massimo dei voti, cento e lode. Nelle loro mani è stato consegnato un attestato di merito dell’ufficio scolastico regionale ed il libretto “La forza dei nostri sogni”, scritto dalla studentessa 18enne del Filelfo di Tolentino Francesca Giovannini. Ad organizzare l’evento l’ufficio scolastico provinciale, secondo una tradizione iniziata ormai da qualche anno ed itinerante nei vari comuni della provincia di Macerata. Tra i tanti nomi di studentesse e studenti di eccellenza, anche quelli di chi si è diplomato in età adulta, frequentando ogni pomeriggio dalle 17 alle 22 la scuola serale, spesso dopo il lavoro, mettendosi in gioco con un nuovo diploma per darsi opportunità nuove. Tra loro il 43enne maceratese Matteo Mercuri, diplomato ragioniere programmatore all’Ite Gentili di Macerata, oltre a Roberta Ercolani, che per non mancare a questo momento è arrivata dalla provincia di Fermo, sino a Camerino. Racconta la donna, accompagnata dalla mamma e dalla sorella: «Mi sono diplomata nel 1988 con un voto molto basso, 40 su 60 sessantesimi. A scuola non mi ero trovata bene avendo un carattere problematico all’epoca. All’università sono andata bene, mi sono laureata in lettere con 110 però lavoravo, ho fatto tanti anni la barista. Poi ho trovato un posto in una scuola, il lavoro è andato male, la ditta ha chiuso, la vita mi ha portato via tutto ciò che io avevo costruito. Quindi ho ricominciato da capo, mi sono diplomata in tecnico dei servizi socio sanitari, al Corridoni di Corridonia, nel corso serale. E’ una scuola meravigliosa, gli insegnanti sono stati molto competenti e motivanti, sia con i ragazzi giovani che con noi adulti. Ho fatto un’esperienza al corso serale davvero meravigliosa, ne sono entusiasta. Ero una donna che aveva perso tutto e adesso sono una donna che ha ripreso in mano tutto, con un diploma innovativo. Spero di trovare un lavoro diverso, un futuro nuovo, nel sociale». Roberta Ercolani si è messa in gioco a 52 anni, risiede a Porto Sant’Elpidio.

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Ad aprire il pomeriggio, presentato da Marco Moscatelli, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale ambito di Macerata Roberto Vespasiani, che ha portato i saluti di Marco Ugo Filisetti, dirigente Usr regionale e del prefetto Flavio Ferdani. «I sogni alla vostra età non ve li toglie nessuno. Siete voi la speranza di cambiamento del mondo – ha detto Vespasiani – guardate all’Europa che è il vostro orizzonte culturale, abbiate rispetto per tutti i lavori, non tenete nascosto il tesoro inestimabile che è in voi, il vostro saper fare è il progresso di tutti, avete davanti una strada lunga, non mancheranno gli intoppi che in questi anni difficili avete dimostrato di saper portare avanti i vostri sogni».
E’ iniziata poi una lunga carrellata di premiazioni, a partire dal Varano di Camerino, il Gentili di San Ginesio, il Corridoni di Civitanova, il Filelfo di Tolentino, il Bonifazi di Civitanova, il Divini di San Severino, Corridoni di Corridonia, Agrario Macerata, il Leopardi di Recanati, il Varnelli di Cingoli, il Galilei di Macerata, il Bramante ed il Gentili di Macerata, il Pocognoni di Matelica, l’Antinori di Camerino, il Mattei di Recanati, il Da Vinci di Civitanova Marche, il Leopardi di Macerata, l’Itas Ricci. «Noi abbiamo la responsabilità di consentire ai capaci ed ai meritevoli, di raggiungere i gradi più alti degli studi – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – Camerino è felice di ospitare questo evento in una piazza in cui ci sono i primi segni di ricostruzione, le vostre energie sono la cosa più bella, è per voi che vale la pena impegnarsi a ricostruire».
IMG_20210709_204648_789-325x244Ha detto il dirigente scolastico dei licei Varano Camerino Francesco Rosati: «Ricordatevi che i risultati sono sempre il frutto dell’impegno e della responsabilità: avete affrontato con forza e determinazione le mille avversità degli ultimi due anni scolastici, affidandovi alla guida dei vostri insegnanti che vi hanno seguito con professionalità, cercando sempre di stimolare i vostri interessi e di seguire le inclinazioni personali. Ognuno di voi ha dato il massimo e ne dovete essere orgogliosi. Un’esperienza di cui dovete fare tesoro, che vi accompagnerà non solo nella prosecuzione degli studi e nel lavoro, ma in tutte le fasi della vostra vita futura». La consigliera provinciale Rosalba Ubaldi ha fatto gli auguri ai ragazzi: «La Provincia ha sempre avuto grande attenzione verso le scuole, venite da 18 mesi molto difficili, avete vissuto cinque anni in modo tribolato, per il sisma e la pandemia, fate della vostra vita un capolavoro, i talenti non si nascondono ma vanno messi in pratica».

IMG_20210709_204416_587-325x244 Ottimista il messaggio del presidente Contram Stefano Belardinelli: «Nei ragazzi non ci sono difficoltà a mettere in atto comportamenti responsabili, anti spreco, a favore della differenziata, ci stanno dando un grande insegnamento, ci chiedono sostenibilità, il loro sarà un gran bel futuro». Intervenuto anche il rettore Unicam Claudio Pettinari: «Non dimenticherete mai l’esame di stato, avete vissuto mesi difficili, mi auguro che vi siano da stimolo a vivere meglio il futuro, queste esperienze vi renderanno più forti e capaci, ho l’idea fissa che chi smette di studiare è già vecchio. Chi a 80 anni è curioso e continua a studiare, mantiene in qualche modo la sua giovinezza. Siete le eccellenze di questa terra, abbiamo bisogno di leader che sappiano prendere per mano le altre persone, accompagnarle ed essere di esempio». Ci sono stati gli intermezzi musicali di alcuni allievi, la lettura di poesie e le loro riflessioni sul futuro, sulle difficoltà affrontate durante sisma e pandemia. Al termine la sorpresa di vedere il dirigente dell’usr Vespasiani prendere la chitarra e cantare “Il disertore” di Ivano Fossati. Domani a Civitanova ci sarà analoga cerimonia per chi ha conseguito il massimo dei voti all’esame di terza media.

 

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