di Gianluca Ginella
Scoperto il piromane che ha appiccato 4 incendi tra domenica e mercoledì. Ieri sera ha tentato di appiccarne un altro al pronto soccorso di Camerino (da qui l’arresto) e in precedenza ne avrebbe appiccato un altro, in quel caso nel bagno di un’area di servizio, in località Carbone, a Camerino. L’uomo, un 33enne straniero che vive a Pioraco, nel frattempo ha ammesso le responsabilità negli incendi, ed stato individuato dai carabinieri della Compagnia di Camerino, coordinati nell’indagine dal pm Margherita Brunelli, grazie alle riprese delle telecamere nelle zone dove sono avvenuti gli incendi. Il 33enne, dopo essere stato sentito dai carabinieri, aveva poi deciso di farsi ricoverare volontariamente ed era andato, ieri sera, al pronto soccorso di Camerino. Lì ha manomesso un quadro elettrico per tentare di appiccare l’ennesimo incendio. A quel punto è stato arrestato. Si trova ai domiciliari, nel reparto di Psichiatria. L’uomo, quando è stato sentito, avrebbe detto che alcuni incendi li aveva appiccati usando l’accendino, altri usando delle bottigliette di benzina. I primi roghi erano stati appiccati nella notte tra domenica e lunedì a Gagliole (in una officina) e a Castelraimondo in un cantiere. Inoltre nella notte tra martedì e mercoledì avrebbe appiccato un incendio in un bagno del pub Enjoy di Camerino, e poco dopo a dei bancali di legno vicino al negozio “Amici a quattro zampe”.
Entrambi si trovano in località Le Mosse. Non solo, l’uomo avrebbe colpito ancora: tra mercoledì e ieri avrebbe cercato di incendiare il bar di un’area di servizio in località Carbone, di Camerino. Infine ieri sera, quando è stato arrestato dopo aver tentato di appiccare un altro incendio al pronto soccorso di Camerino. Le indagini sul conto dell’uomo, tutelato dall’avvocato Giovanna Sartori, sono in corso anche per definire le esatte contestazioni che gli saranno mosse. Il 33enne non ha precedenti. I carabinieri hanno individuato la sua auto sui luoghi degli incendi e da quel momento l’hanno tenuto d’occhio e, raccolti una serie di elementi, l’hanno convocato per sentirlo. Non aveva motivi di contrasto contro nessuna delle persone dove ha appiccato gli incendi. Poi la decisione, comunicata agli inquirenti, di farsi ricoverare volontariamente: ma ancora ha tentato di appiccare un altro incendio quando si è trovato al pronto soccorso. A quel punto la decisione di arrestarlo.
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In merito all’incendio di Castelraimondo, «La società Costruzioni Future, precisa: che il signor Santo Seminara non è uno dei titolari della società, non ha poteri gestori e non fa neppure parte della compagine sociale. Costui, difatti, è unicamente operaio della Costruzioni Future. Precisiamo, inoltre, che la nostra società non è mai stata coinvolta nelle vicende personali del signor Seminara. Escludiamo altrettanto categoricamente che il fatto occorso sia da porre in relazione con la vita privata del dipendente Seminara. La nostra impresa, per di più, non ha mai ricevuto lagnanze e lamentele sull’operato del signor Seminara, né è mai stata vittima in passato di analoghi fatti, né ha mai ricevuto minacce di alcun genere».
Due roghi nel giro di un’ora e mezza, a fuoco officina e cantiere Indagini dei carabinieri in corso
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