di Gianluca Ginella
Centrale dello spaccio nel centro di Macerata, tutti liberi gli arrestati. Tre di loro hanno risposto alle domande nel corso dell’udienza di convalida, che si è svolta in mattinata tramite videoconferenza, e hanno negato di sapere qualcosa della droga. Per Promise Okoro, 28 anni, nigeriano, che ha opposto resistenza alla polizia nel corso del blitz, il giudice ha disposto l’obbligo di firma, per gli altri invece il giudice non ha applicato misure cautelari (erano tutti e 4 in cella a Montacuto). In manette, nelle prime ore di sabato erano finiti due ghanesi e due nigeriani. Si tratta di Emanuel Okafo, 23 anni, nigeriano, e si suo fratello, Okoro, di Munim Ali, 25, e del fratello, Muntaka Ashura, 26, entrambi ghanesi. Okoro, difeso dall’avvocato Fabio Passarini, aveva opposto resistenza, dice l’accusa, cercando di impedire ai poliziotti di entrare nel bagno della casa dove i 4 arrestati vivevano, in via Mozzi. Nel corso dell’udienza ha detto che lui lavora tutta la settimana a Perugia e che era in quella casa per passare la notte con degli amici. Ha negato di avere a che fare la droga e anche la resistenza. Ali, tutelato dall’avvocato Esildo Candria, ha invece detto che in quella casa viveva da una settimana ed era ospite di suo fratello, Ashura. Ha detto che cercava lavoro e che della droga non sapeva niente. Ashura (assistito dall’avvocato Paolo Cammertoni) ha detto che la casa era sua e ha negato di sapere della droga.
In casa i poliziotti hanno trovato circa 15 grammi di eroina e 5 grammi di cocaina, oltre al materiale per confezionare e tagliare la droga. Quando hanno cercato di entrare la porta non è stata aperta agli agenti che l’hanno dovuta sfondare. Nel frattempo da dentro casa si è sentito azionare più volte lo sciacquone nel gabinetto (per gli agenti qualcuno avrebbe gettato via parte della droga che era in casa). Il giudice ha convalidato tutti e quattro gli arresti, poi la decisione di non applicare misure per Okafo, Munim e Ashura, e di disporre l’obbligo di firma per Okoro. Ashura domani dovrà comparire di nuovo davanti al giudice perché è anche sottoposto ad un’altra misura cautelare, sempre per spaccio di droga.
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…meno male…così tornano a lavorare e le nostre pensioni sono salve!! Tiriamo un sospiro di sollievo e speriamo…che non sia l’ultimo!! gv
Grazie sinistra.
No comment!
Scommetto che erano lì per puro caso
Se erano innocenti perché hanno fatto tutti resistenza alla polizia?
Giusto x capire…
per metterli dentro come li dovevano trovare?
con la bancarella a S. Giuliano con la merce esposta col prezzo sopra…?
Quale educazione dà lo stato alla cittadinanza?a cosa serve educare i figli se questi leggono ste schifezze?
priorità ai controlli Covid,il resto so c…i nostri
Non ho parole!! Mi vergogno di essere italiana, mi vergogno che la nostra legge dia questi esempi diseducativi ai nostri giovani, mi vergogno perché le nostre forze dell’ordine rischiano la vita per prendere questi schifosi venditori di morte e qualche azzeccagarbugli con le terga sempre appoggiate su comode poltrone trova cavilli per farli tornare a spacciare morte ai nostri figli. Così si disincentiva anche le forze dell’ordine a fare con scrupolo e coraggio il loro pericoloso lavoro! Così non va, non va davvero!!
Non è possibile continuare in questo modo, facendo oltretutto perdere tempo soldi e intelligenza alle forze dell’ordine. Finirà che se qualcuno di questi, non sapesse leggere, gli faranno fare anche un breve corso d’italiano per poter ottemperare all’obbligo di firma. Rimpatriarli mai eh? Poverini fuggono dalla guerra.