Louis “Blue Lou” Marini nel video inviato ai Black Banjo
di Federico De Marco
Da Macerata alla East Coast per un sogno blues. Partirà a fine giugno, covid permettendo, il tour dei maceratesi Black Banjo che attraverserà l’Europa per presentare il primo disco “Out of the skies”. Un album con la partecipazione straordinaria del sassofonista dei Blues Brothers, Louis “Blue Lou” Marini, indimenticabile la scena del film in cui salta sopra il bancone del ristorante e suona “Think” insieme alla regina del soul Aretha Franklin nella celebre commedia musicale del 1980. Nato durante l’isolamento forzato del covid questo album si propone di recuperare l’essenza del blues, il canto degli schiavi del Mississipi in cerca di libertà seppur con una forte rivisitazione in chiave rock.
«Pur non volendo paragonare la nostra situazione a quella degli schiavi, in un certo senso la quarantena forzata è stata grande fonte di ispirazione, tutto è nato in pieno lockdown – spiega Alessandro Alessandrini autore e cantante – e questo stop obbligato mi ha permesso di riprendere in mano alcuni brani che avevo già scritto, di lavoraci dalla mattina alla sera per poterli rivisitare e migliorare. Poi durante l’estate li abbiamo registrati e successivamente mixati. E’ vero che questo periodo di pandemia è drammatico per tutti i musicisti ma abbiamo cercato di sfruttarlo al meglio. E siamo soddisfatti». Il titolo dell’album “Out of the skies” è un richiamo biblico e contiene undici tracce, tutte di matrice blues, ma che spaziano tra il rock e classic rock, ballads e ritmi country.
Archelao Macrillò, Francesco Caporaletti, Alessandro Alessandrini e Massimo Saccutelli
La blues-based-music ha ripreso nuova linfa con una band tutta maceratese formata da musicisti di grandissima esperienza: Alessandro Alessandrini di Macerata (cantante e autore), i civitanovesi Francesco Caporaletti e Massimo Saccutelli (basso e piano) e il recanatese Archelao Macrillò (batteria). «La titletrack (la canzone che dà il titolo all’album) è dedicata alle popolazioni invisibili di oggi – continua Alessandrini – quelle che non hanno diritti e che sono escluse da ogni sistema economico per le quali il blues può rappresentare ancora oggi un grido di riscatto. Parlo dei nativi americani che ora vivono nelle riserve, ma è fortissima l’analogia con il popolo messicano che tenta di attraversare il muro verso gli Usa o con gli africani che tentato la traversata del Mediterraneo per raggiungere l’Europa».
Il disco vanta anche l’inaspettata partecipazione del sassofonista dei Blues Brothers “Blue Lou” Marini. «Lo abbiamo contattato e si è appassionato al nostro progetto musicale – aggiunge Alessandro Alessandrini – e, oltre ad aver registrato le parti da solista, ha anche scritto e suonato gli arrangiamenti di accompagnamento di tre brani. Siamo felicissimi e onorati. Ci ha anche mandato un video dal suo studio per salutarci. A settembre dovremmo avere qualche data italiana insieme ma il nostro sogno è quello di restituire il favore andando a suonare con lui nella East Coast degli States». Inoltre, come se non bastasse, a questo lavoro hanno partecipato anche ospiti illustri come Nathaniel Peterson, già cantante solista e bassista dei Savoy Brown, Paolo Ercoli, maestro di chitarra “dobro”, e la cantante marchigiana Jenny Rosini.
L’album è stato prodotto da Alessandro Alessandrini e Andrea Mei e registrato presso lo studio Potemkin. I Black Banjo partiranno con il tour europeo tra giugno e luglio con una decina di concerti che li vedrà condividere il palco con la leggendaria band inglese dei The Animals con date, in continuo aggiornamento, in Italia, Belgio, Germania e Spagna. Il disco è uscito oggi in tutti i principale digital stores.
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