Finanza, tra furbetti ed evasori:
Cas, 206 persone denunciate
Dal 2015 sequestrati 286 milioni

MACERATA - Il procuratore Giovanni Giorgio ha sottolineato l'attività svolta dalle Fiamme gialle. Hanno lavorato anche negli omicidi di Pamela e Rosina. Per Oseghale, condannato per aver ucciso la 18enne, la ricostruzione dei proventi della sua attività di spaccio ha portato a ritenute sul lavoro che svolge in carcere

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Il procuratore Giovanni Giorgio

 

Dalle indagini sui reati fiscali a quelle negli omicidi di Pamela e Rosina, il procuratore Giovanni Giorgio ha sottolineato l’importante ruolo svolto in questi anni dalla Guardia di finanza. Nel 2015 la Procura, con la Guardia di finanza di Macerata e l’Agenzia delle entrate ha firmato un protocollo relativo ai reati fiscali e ad una più agile azione per arrivare ai sequestri per equivalente. Dal 2015 ad oggi «ci sono stati decreti di sequestro per 286 milioni di euro – ha detto il procuratore nel corso di una conferenza stampa su di una frode milionaria nel settore calzaturiero -. Ci sono state una serie di indagini, come l’operazione Ghost tax, poi quella relativa a Giuseppe Cerolini (l’ex patron della Civitanovese, ndr), l’operazione Drago nero con un sequestro di 22 milioni di euro, l’operazione Grande Muraglia sulle imprese apri e chiudi, con una frode accertata per 16 milioni di euro e un decreto di sequestro per 11 milioni». Il procuratore ha spiegato che la linea è quella, nei casi di reati fiscali, innanzitutto di aggredire i patrimoni illeciti e il protocollo firmato nel 2015 consente una azione rapida. La Guardia di finanza «si è distinta nei controlli sul Cas, il contributo destinato a chi ha perso la casa a causa del terremoto – ha sottolineato il procuratore -. Purtroppo è stato accertato che ci sono state diverse persone, 206 quelle denunciate, che hanno percepito questo contributo senza averne titolo. Hanno ottenuto contribuiti per 1 milione e 218mila euro e c’è stato un sequestro per 652mila euro, effettivo di 614mila euro. I processi sono in corso in gran parte di questi l’ipotesi accusatoria è stata confermata».

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Il colonnello Ferdinando Falco

Altre indagini hanno riguardato il reddito di cittadinanza con 31 persone che in provincia lo percepivano senza averne diritto (per un totale di 200mila euro). 14 persone sono risultate condannate per reati gravi, o sottoposte a misura cautelare, 17 invece non avevano i requisiti economici per percepirlo, c’era ad esempio chi aveva ottenuto forti vincite ai giochi online. Tra le persone che in provincia percepivano il reddito anche un collaboratore di giustizia in passato condannato all’ergastolo per omicidio.

I finanzieri sono stati poi impegnati in una parte delle indagini sull’omicidio di Rosina Carsetti, la donna di 78 anni uccisa a Montecassiano il 24 dicembre. «La loro attività ci ha consentito di ricostruire un tenore di vita molto elevato, in particolare di Arianna Orazi e del figlio Enea (entrambi arrestati venerdì scorso con l’accusa di aver ucciso Rosina Carsetti). Avevano nella loro disponibilità automezzi e telefonini di prim’ordine». I finanzieri hanno ricostruito anche gli incassi del negozio degli Orazi, questo anche per capire che disponibilità di denaro avessero in casa (accertamento importante anche perché i famigliari della vittima avevano sempre parlato di una rapina di 2mila euro). Sul conto di Innocent Oseghale, il nigeriano condannato all’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro, uccisa il 30 gennaio del 2018 a Macerata, i finanzieri hanno ricostruito il suo giro d’affari grazie alla vendita della droga. Cosa che, oltre ai processi per spaccio, ha comportato di poter applicare una ritenuta sui proventi del lavoro che attualmente Oseghale svolge in carcere (si trova a Forlì). C’è un provvedimento di confisca per equivalente di quanto avrebbe guadagnato con l’attività di spaccio.

(Gian. Gin.)

 

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