Trovato con 800 grammi di marijuana mentre polizia e carabinieri gli notificavano l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per un’altra indagine, un 24enne della Guinea, Alassane Bah, che vive a Macerata, sabato è finito in manette anche per quell’ulteriore vicenda di spaccio (e per resistenza a pubblico ufficiale). Oggi, nell’udienza di convalida al tribunale di Macerata, ha detto che la droga non contiene principio attivo e che l’aveva presa dal 41enne di Cingoli che era stato arrestato a settembre dopo che la polizia aveva trovato 80 chili di marijuana (che lui sostiene sia cannabis light) in alcune abitazioni nella sua disponibilità (all’udienza di convalida era tornato libero). Il difensore di Bah, l’avvocato Raffaele Delle Fave spiega che «La sostanza non contiene principio attivo e lo dimostreremo. Tra l’altro ho chiesto che i due procedimenti, quello con cui è stata disposta la misura cautelare in carcere e questo venissero riuniti». Oggi il giudice Daniela Bellesi del tribunale di Macerata ha disposto la misura cautelare agli arresti domiciliari per il 24enne, con braccialetto elettronico (il pm Francesca D’Arienzo aveva chiesto la misura cautelare in carcere). In realtà il 24enne in cella ci starà comunque, questo in base proprio al provvedimento che gli è stato notificato tra sabato e domenica e disposto dal gip in seguito alle indagini su di un giro di spaccio ai giovani di Tolentino e Macerata. Il gip infatti aveva disposto la custodia in carcere. Di mezzo c’è stato poi l’arresto per l’altra droga trovata da agenti e militari al momento della notifica del provvedimento del giudice. L’udienza di oggi è stato poi rinviata al 4 novembre per la prosecuzione. Il giudice non ha convalidato l’arresto per una questione tecnica. E su questo aspetto potrebbe esserci un ricorso della procura.
(Gian. Gin.)
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