Supporto a donne in difficoltà:
l’aiuto arriva via web

CIVITANOVA - Informadonna e sportello Antiviolenza nell'ultimo mese hanno ricevuto diverse richieste di assistenza

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L’assessore Barbara Capponi

 

Sportello Informadonna e Sportello Antiviolenza al lavoro a distanza: tante le richieste di informazioni e di aiuto arrivate nell’ultimo mese. L’emergenza sanitaria ha spostato a distanza l’attività di consulenza offerta dal Comune di Civitanova tramite lo sportello Informadonna alle donne che si trovano in difficoltà su diversi fronti, da quello psicologico a quello economico e familiare. Sono una ventina circa le richieste evase dall’ufficio in un mese, dati in linea con la statistica mensile in tempi precedenti alla pandemia. In prevalenza, le richieste riguardano problematiche legate alla situazione familiare e a quella lavorativa. Dal 23 marzo, giorno di pubblicizzazione dell’attività da remoto del servizio, in un mese circa si è registrato un incremento del 3% delle iscrizioni alla pagina Facebook, che è stata puntualmente aggiornata con nuovi contenuti relativi alle disposizioni in atto per il contenimento dei contagi da Covid-19. «Naturalmente le ultime richieste di informazioni sono relative al distanziamento sociale che stiamo vivendo a causa dell’epidemia – ha specificato l’avvocato Eleonora Tizzi, responsabile del servizio -. Si passa da domande a volte semplici, come quelle relative ai divieti di spostamento e visite per motivi affettivi, a quelle più complesse concernenti gli spostamenti per le visite a figli minori conviventi con altro genitore, alle normative dei congedi parentali o al mancato pagamento dei canoni di locazione di immobili ad uso abitativo e locazioni di locali ad uso commerciale. Non mancano quesiti sull’imprenditoria femminile, sui buoni dell’Inps e sui buoni acquisto del Comune e altre questioni relative allo smart working e al godimento obbligatorio delle ferie».

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L’avvocato Eleonora Tizzi e l’assessore Barbara Capponi

L’obiettivo dello sportello Informadona è quello di supportare le donne nelle diverse situazioni e problematiche che esse debbono affrontare in maniera maggiore, come ad esempio la difficoltà nella ricerca di un impiego che possa permettere di conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia. In questi due mesi si sono aggiunte problematiche gravi legate anche a condizioni di salute, come per le donne che avevano necessità di raggiungere l’ospedale per controlli oncologici, oppure donne a lavoro, con i figli a casa che chiedevano chiarimenti sui bonus baby sitter o chi aveva necessità di far ritorno presso comune di residenza. Costante è la collaborazione dell’Informadonna con lo sportello Antiviolenza cittadino, spiega l’assessore Barbara Capponi: «I settori di pertinenza dei nostri sportelli hanno un confine labile e spesso le esigenze rappresentate all’uno o all’altro contesto sono in continuità. Ci stiamo interrogando su eventuali nuove modalità di fruizione del servizio e sull’avvio di strategie più funzionali possibili». L’assessore infatti riporta anche i dati avuti dallo Sportello antiviolenza da marzo alla settimana scorsa, che ha ricevuto chiamate da undici donne che non avevano mai avuto accesso in precedenza al servizio. Di queste, sei sono state prese in carico attraverso colloqui di sostegno psicologico da remoto e consulenze legali. Altre dieci erano già in carico (sei di loro hanno residenza a Civitanova).



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