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Omicidio, 31enne ucciso a coltellate:
il cadavere trovato in un campo

CHOC A PORTO SANT'ELPIDIO - La vittima è Mihaita Radu, romeno residente in città e volontario della Croce verde. Diverse le ferite di arma da taglio alla schiena. A lanciare l'allarme all'alba di stamattina un passante. Il corpo probabilmente trascinato sul luogo del ritrovamento, l'uomo non si sarebbe difeso

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Il luogo della tragedia

 

di Giorgio Fedeli  e Pierpaolo Pierleoni (foto Simone Corazza)

Choc questa mattina, all’alba, a Porto Sant’Elpidio dove un ragazzo è stato trovato senza vita nelle campagne di via Pescolla. Per i carabinieri si tratta di omicidio. La vittima è Mihaita Radu, 31enne di origini romene residente a Porto Sant’Elpidio. Un giovane che in questo periodo stava collaborando con la Croce verde locale dove si era subito fatto ben volere dai compagni militi. 

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Mihaita Radu

Il giovane aveva diverse ferite da arma da taglio, delle coltellate, alle spalle. A lanciare l’allarme un passante questa mattina all’alba, a pochi metri di distanza dall’asfalto, dove oltretutto vi era una vistosa chiazza di sangue. E così la centrale del 118 ha subito allertato sanitari e militari dell’Arma. Ma quando questi sono arrivati sul posto non c’era ormai più nulla da fare. Non si esclude che possa essere stato ucciso altrove e poi il suo corpo abbandonato in via Pescolla. I carabinieri stanno cercando di fare rapidamente luce sul tragico fatto di sangue. Perché quel giovane è stato accoltellato alle spalle? Di chi è la mano che ha sferrato i fendenti e a che ora è morto? Chi ha abbandonato il suo corpo nel campo lungo via Pescolla? Al vaglio degli inquirenti anche qualsiasi filmato di videosorveglianza, pubblica o privata, che possa fornire qualche dettaglio o elemento in più, utile alle indagini. Carabinieri che hanno subito fatto scattare anche una massiccia caccia agli assassini. Perlustrazioni intorno all’area dove è stata rinvenuto il cadavere, con un perimetro di diversi chilometri, e posti di controllo da Porto Sant’Elpidio a Pedaso. Lungo la statale Adriatica decine le auto dei carabinieri, tra militari delle stazioni e Radiomobile. Ricerche estese anche alle province limitrofe.

Gli inquirenti scavano nella vita del 31enne. Conoscenze, frequentazioni, traffico telefonico, il suo passato: si sta cercando di sondare ogni elemento per far luce sul delitto. Gli inquirenti ritengono probabile che la vittima sia stata trasportata già morta o agonizzante sul luogo in cui è stata ritrovata. Difficile che il delitto sia avvenuto proprio in quel punto, appare più verosimile che sia stato colpito in qualche altro sito. I segni delle ferite, tutti alle spalle, lasciano pensare che non vi sia stata colluttazione e l’uomo sia stato colto di sorpresa, senza avere il tempo di difendersi. Radu era padre di un bambino, avuto con la ex compagna. Nel suo passato alcuni precedenti di modesta entità, per i quali era stato assegnato a lavori di pubblica utilità che lo avevano portato a conoscere il mondo del volontariato. Era così entrato in Croce verde, ma terminato il periodo obbligatorio, era rimasto come milite, facendosi apprezzare da tutti. Ma la sua nuova vita si è interrotta brutalmente.

 

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