Il reparto Pediatria di Macerata
di Alessandra Pierini
«Vostro figlio sarà operato di appendicite al Salesi». E’ quello che si sono sentiti dire i genitori di un bambino della provincia che si erano rivolti alla Pediatria dell’ospedale di Macerata attualmente guidata dal facente funzioni Roberto Castellini. E’ non è l’unico caso. Da qualche tempo i bambini con appendicite non vengono più operati all’ospedale di Macerata, salvo casi di estrema urgenza o diversa valutazione del medico in servizio. Interessati dal provvedimento sono i pazienti dai 4 ai 14 anni con un peso inferiore ai 30 chili. Quindi in caso di soggetti ricoverati in Pediatria che necessitano di appendicectomia si procede al trasferimento ad Ancona. In questi casi un’ambulanza con a bordo un medico e un’infermiera (presenti in reparto a Macerata) accompagnano i piccoli pazienti nel capoluogo di regione dove si può procedere con l’intervento. La procedura ha suscitato sorpresa e in qualche caso malcontento tra i genitori di alcuni dei piccoli pazienti trasferiti visto che casi di questo genere sono stati affrontati per decenni dalla Chirurgia di Macerata ora affidata al primario Walter Siquini.
In realtà il 18 dicembre 2019 la direzione dell’Asur ha approvato le linee di indirizzo del percorso del bambino in ospedale. Il documento prevede che nella Pediatria di Macerata, il bambino o la bambina con problematiche chirurgiche venga ricoverato in pediatria a carico della Chirurgia o dell’Urologia ma non parla di trasferimento in altri ospedali. Il documento prevede anche che nei centri Spoke di I livello si possa svolgere attività chirurgica e anestesiologia pediatrica dai 3 ai 14 anni per interventi di bassa e media complessità. La commissione Siiarti (Società italiana di anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva) raccomanda specifici volumi minimi di riferimento per attività per singolo medico anestesista rianimatore necessari per l’acquisizione delle competenze.
La procedura messa in atto a Macerata sembra quindi anomala rispetto alle indicazioni generali. Tant’è che a Civitanova ad esempio il reparto di Otorino prosegue tranquillamente con gli interventi, in particolare asportazioni di tonsille.
E’ vero che un bambino non è un piccolo uomo ma ha sue caratteristiche specifiche che, come tali, vanno trattate in maniera adeguata. E’ anche innegabile che la sicurezza quando si ha a che fare con i più piccoli non è mai troppa. Ma teniamo conto del fatto che all’ospedale di Macerata dal 2017 al 2019 sono stati operati, come riferito dal direttore sanitario Massimo Palazzo, ben 120 bambini di cui 83 in Chirurgia, 23 a Urologia 14 in ortopedia e uno da Dermatologia. Un totale di 120 casi su cui le appendicectomie, quasi tutte in urgenza. Non si riesce invece a capire quando è avvenuto il cambiamento e da che cosa è stato prodotto. Nello stesso triennio 2017-19, a Civitanova invece, gli interventi chirurgici sono stati 251 in totale. Insomma numeri di tutto rispetto in entrambi gli ospedali che fanno sottolineano la rilevanza dei rispettivi reparti nel territorio.
Iniziano a smantellare gli ospedali.
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