di Mauro Giustozzi (foto di Federico De Marco)
Un vulcanico Marco Mazzocchi, la bellezza straripante di Diletta Leotta, la sorpresa del ct azzurro Roberto Mancini che ha vinto la gara dei selfie tra le celebrità presenti, con l’entusiasmo dei tifosi biancorossi richiamati prima dalla presidente Simona Sileoni e in chiusura dal patron Fabio Giulianelli. Con il concerto di Gianna Nannini che ha fatto ballare fino a notte fonda le migliaia di persone presenti all’Eurosuole Forum.
Perfettamente riuscita, come nello stile Lube del resto, la serata che ha tenuto insieme i festeggiamenti per Scudetto e Champions League vinte nella passata stagione e la presentazione della nuova squadra che esordirà domani contro Piacenza in casa nella Superlega (gara anticipata alle 16). Giocatori della Lube presentati, uno ad uno, al ritmo dei brani della cantante toscana. «Siamo qui stasera – ha esordito una caricatissima Simona Sileoni, appena salita sul palco – perché la pallavolo sa regalarci grandi emozioni che ci tengono senza fiato, poi perché nella passata stagione siamo riusciti a trasformare due desideri di tutti in due grandi realtà. Poi perché non bisogna mai dimenticare che un conto sono i successi ed altro è l’attività di tutti i giorni. E siccome bisogna essere umili ma mai modesti non avremmo non potuto festeggiare questi due enormi sogni conquistati prima a Perugia e poi a Berlino. Infine questo evento è anche un grazie a tutti voi che ci siete stati vicini in questa straordinaria avventura: in cinque giorni il mondo Lube è stato catapultato prima sul tetto d’Italia e poi su quello d’Europa».
Una presidente carica ed incitata a più riprese dallo stesso Mazzocchi. «Voi tifosi siete il settimo uomo in campo per noi – ha proseguito – e lo sarete anche quest’anno. Voglio anche ricordare tutti quei giocatori che sono andati via ma che sono stati fondamentali lo scorso anno per raggiungere questi straordinari traguardi. E’ stata un’emozione stupenda: da domenica grazie a questi successi ottenuti, saremo l’avversario da battere e questo ci riempie di orgoglio. Vogliamo riconfermarci e fare se possibile ancora meglio: agli avversari lasciamo solo la possibilità di emularci». Poi è stata la volta degli acclamatissimi Fefè De Giorgi e Osmany Juantorena salire sul palco per la passerella di rito. «Bentrovati a tutti è un piacere rivedervi – ha detto De Giorgi sommerso dagli applausi -. Tutti ricordano gli ultimi 4 giorni dei due successi, ed è giusto perché è una cosa eccezionale finire una gara 5 a Perugia vincendo il tricolore e poi giocare la finale di Champions e vincerla. E’ una cosa fuori dal normale. Come allenatore io guardo quello che c’è prima, perché la fine è la raccolta di quanto è stato fatto prima, lavoro, sofferenza della prima parte della stagione. La sconfitta in Coppa Italia è stato un momento importante perché da lì abbiamo inanellato una serie di 16 vittorie consecutive e la squadra è cresciuta. Quando si semina bene la terra poi la raccolta, con questi braccianti (giocatori, ndr), è garantita».
La palla è poi passata al nuovo capitano dei cucinieri, Osmany Juantorena. «E’ un onore per me essere capitano di questa squadra ricevendo il testimone da Stankovic che l’ha fatto per tantissimi anni – ha detto lo schiacciatore italo cubano -: è difficile sostituire un grande giocatore e uomo come il Drago. Ringrazio la società e il tecnico per questa responsabilità che mi è stata data e che in parte avevo sperimentato anche lo scorso anno pur non avendo la fascia. So bene il mio ruolo e la responsabilità che ho per questa squadra, quindi va bene così». Tra la presentazione di un giocatore e l’altro sul palco è apparsa anche Gianna Nannini che ha portato i due trofei vinti dalla Lube. «Tanti auguri a questa squadra meravigliosa, la nostra forza italiana – ha detto la Nannini che ha ricevuto una maglia di gioco personalizzata della Lube -. Io sono sempre per la vittoria, sono nata a Siena e quindi credo molto nel successo che è un momento di trance che fa andare oltre».
E’ stata poi la volta dell’ospite a sorpresa, Roberto Mancini, il ct della Nazionale che dalla vicina Jesi ha voluto essere presente alla festa Lube che si è trasformata anche nella festa del calcio azzurro per la qualificazione ad Euro 2020. «Grazie a tutti per l’accoglienza e colgo l’occasione di fare tanti complimenti a questi ragazzi – ha esordito il Mancio – per quello che avete fatto per le Marche. Per noi del calcio è il momento di guardare al futuro, ad Euro 2020 che sarà un grande appuntamento e speriamo che la Lube ci porti fortuna magari raggiungendo gli stessi successi. Io sono marchigiano e chiaramente quando segui lo sport e vedi che un atleta o una squadra della tua regione si fa onore ti fa piacere e ti rende orgoglioso di questa magnifica terra. Calcio e volley sono sport diversi però è chiaro che le motivazioni che De Giorgi dà ai suoi giocatori sono poi le stesse per un allenatore di calcio, perché ribaltare un risultato come hanno fatto loro a Perugia è stato importante così come vincere la Champions League pochi giorni dopo».
La staffetta è stata quasi automatica tra Roberto Mancini e Fabio Giulianelli che avevano seguiti seduti accanto la serata di presentazione della nuova Lube Civitanova. «Dobbiamo mettere in evidenza un qualcosa di importante che abbiamo vissuto e toccato con mano la scorsa stagione –ha sottolineato il patron biancorosso – Le vittorie sono belle sempre. Ma quelle colte quest’anno, in quel contesto, la vittoria di Perugia è stata la più emozionante e sicuramente lo scudetto che ho sentito di più perché vissuto, perché sentivamo che ce la potevamo fare. Una gioia liberarci e recuperare sotto 2-0.
In quello spogliatoio di Perugia ci siamo detti che non potevamo vedere il presidente umbro Sirci ballare davanti a noi o Atanasijevic che faceva festa. Quel 14 maggio i nostri giocatori avevano le facce giuste per vincere quella partita e lo scudetto, anche quando eravamo in svantaggio nel punteggio. Prima di Berlino ho fatto un discorso alla squadra dicendo che questa Lube non era una squadra normale e tutto quello che potevamo fare e vincere doveva arrivare facendo qualcosa fuori dalle regole. E così abbiamo fatto la storia in pochi giorni. Finalmente si riprende, si torna a giocare. Da domenica dimentichiamo ciò che è accaduto pochi mesi fa: per questi giocatori la festa finisce stasera. Sabato per riprendersi, vi vengo a trovare nello spogliatoio, ci guardiamo ancora in faccia e andiamo avanti. Vincere è bello, festeggiare è giusto: speriamo di aver regalato a tutti una serata straordinaria. Questa è la Lube». Poi è toccato a Gianna Nannini deliziare tutti gli ospiti per un concerto che ha trasformato e trascinato tutti i presenti al palazzetto.
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Solo un piccolo dettaglio: il carancini e la giunta sinistrata del Comune di Macerata li ha letteralmente cacciati dalla città. Ricordiamolo alle prox. elezioni.
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