“Magica”, la lupa del Parco Nazionale dei monti Sibillini seguita da satellite è morta lo scorso 12 luglio dopo essere stata investita da un’auto alle porte di Visso. «Si tratta di una grave perdita – dichiara il direttore del Parco Carlo Bifulco – perché con la morte della lupa viene così in parte vanificato l’impegno profuso dal Parco nelle complesse e delicate operazioni di cattura e applicazione del collare Gps ad un esemplare di una specie di altissimo valore simbolico ed ecologico e specie di interesse comunitario. In effetti non sono gli animali che attraversano le strade ma siamo noi che attraversiamo ed interrompiamo i loro territori creando con velocità troppo elevate occasioni di incidenti pericolosi anche per gli automobilisti». Il corpo dell’animale è stato inviato dai Carabinieri Forestali del Parco alla sede di Tolentino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, che ha provveduto ad effettuare le indagini necroscopiche. La lupa Magica era stata catturata il 13 dicembre dello scorso anno nell’ambito del progetto “Wolfnet2.0” finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato in collaborazione con altri Parchi nazionali. Oltre a Magica, lo stesso giorno era stato catturato il lupo “Lui”, un individuo maschio sul quale proseguono regolarmente le attività di monitoraggio. I dati ottenuti da queste attività rivestono grande importanza per la conoscenza e la conservazione del grande carnivoro, circondato ancora da pregiudizi e false credenze. La conoscenza approfondita della biologia e del comportamento del lupo risulta di grande importanza anche per migliorare le azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche, sebbene le sue prede principali siano rappresentate in gran parte da animali selvatici, quali cinghiali, caprioli e cervi. Attualmente nel Parco e nelle aree limitrofe, su un territorio di circa 1200 Kmq, vivono circa 70 lupi, distribuiti in 16 gruppi familiari ciascuno dei quali occupa un territorio ben definito. Sebbene il suo numero sia cresciuto negli ultimi decenni grazie a diversi fattori, tra cui l’entrata in vigore di norme di tutela e l’aumento delle sue prede naturali, si registra ancora una alto livello di mortalità soprattutto legato ad attività umane, come il bracconaggio e gli investimenti stradali; come è intuibile ed anche dimostrato nel progetto Life “Strade”, il principale fattore di il rischio di collisione con la fauna selvatica lungo le strade è rappresentato dalla velocità. Per assicurare la sicurezza di chi viaggia lungo le strade del parco e il rispetto dei limiti di velocità «gli ordinari cartelli stradali non sono sufficienti – afferma Bifulco – nei prossimi giorni richiameremo l’attenzione dei gestori delle strade, soprattutto Province e Anas, affinché pongano in essere tutte quelle misure, indicate anche nel Life “Strada”, necessarie a garantire una effettiva sicurezza lungo le strade che attraversano territori naturali ed i cui è noto il frequente attraversamento da parte di animali selvatici».
Capita a volte, se l'animale ti sbuca all'improvviso e non riesci a frenare capita che muore
Per ucciderlo tanto piano non andava l'auto e alle porte di Visso come si fa a correre!
Laura Ghergo Signora, ho fatto 500k km in auto dal 1996. Sá quanti animali ho investito? 0
Francesco Ferri Tranquillo può sempre succedere!! Io ho preso un capriolo e nemmeno me ne sono accorto perchè sbucato di fianco la macchina...
Il danno alla macchina adesso chi lo paga?
Graziano Ridolfi é la strada che attraversa il bosco, non viceversa. Occorrerebbe adottare dei sistemi per impedire l’attraversamento degli animali, o semplicemente bisognerebbe avere più cautela e limitare la velocità.
Carlo Trecciola o impedire l'attraversamento degli umani
Carlo Trecciola un lupo o cinghiale o capriolo che sia se attraversa puoi andare anche a 50kmh lo prendi.
Graziano Ridolfi non fare più queste domande, ormai siamo nell'era del nazi animalismo, quando vengono sbranate le pecore, la colpa è del pastore che non ha 10 cani anti lupo per ogni pecora.
Marco Galante è la stessa identica affermazione di quelli che si lamentano del terremoto, non avendo ancora capito che viviamo nella zona più sismica d’Italia e se vogliamo vivere tranquilli bisogna costruire solo rispettando le norme antisismiche. Però la colpa è della natura perché ci sono i terremoti e perché fa vivere i lupi♂️
Carlo Trecciola Un animale muore anche se lo investi a 50 km orari...O vogliamo mettere un limite minore sulla statale? O meglio fare una bella frenata così da sterzare e finire nella scarpata noi o farsi incollare da chi ci sta dietro? Fatti attraversare da un grande capriolo maschio di notte che ti salta all'improvviso sopra il vetro e il cofano,dopo ne riparliamo!
Arianna Alfei ci può stare che sia inevitabile, nella maggior parte dei casi però la colpa però è dell’uomo perché corre troppo o perché si distrae con il telefono, magari non sarà questo il caso, ma non raccontiamoci stronzate perché sappiamo tutti che automobilisti ci sono per strada, rimane il fatto che il lupo non ha colpe.
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Dalla descrizione della perdita appare che della morte dell’animale in sé e per sé non importi granché al Bifulco.
Una domanda da ignorante in materia:
Ma adesso, dopo il tragico evento, almeno I cinghiali saranno contenti?
A casa mia si chiama” casualità” …l’animale attraversa la strada,che esiste,come esiste chi va per strada,che può essere più o meno abile a schivarlo ….. dopo ,la casualità vuole che,come poche sere fa mi è capitato, se mi attraversa un qualcosa a una corretta distanza lo schivo,se te lo trovi a venti centimetri che sbuca di lato,lo investi,punto. Certamente non è perché lo si fa apposta,o almeno lo si spera.
Sei anni fa, di notte, mia figlia sulla sua automobile è stata investita da un capriolo.
Il fatto è accaduto all’inizio della strada regina, vicino al mare, .
Chi stava nel posto sbagliato?
Chi ha pagato i duemila euro di danni alla macchina??