di Laura Boccanera
«Ho perso 5mila euro di incasso rispetto all’anno scorso, se continuano così mi faranno chiudere». E’ lo sfogo di un commerciante di via Duca degli Abruzzi, a Civitanova, strada cantiere con lavori in corso per il rifacimento dei marciapiedi. La ditta ha iniziato a lavorare da una decina di giorni, anche se la previsione era di cominciare dopo Pasqua. Ma un po’ a causa di ritardi, un po’ il maltempo, i termini sono slittati a giugno e il cantiere durerà fino a settembre. In piena stagione estiva in una delle vie dello shopping di Civitanova, la direttrice che dalla stazione conduce al porto. E i commercianti hanno iniziato ad avvertire i disagi del cantiere che al momento ha interessato solo l’area a nord nel tratto dalla Ternana fino all’incrocio con corso Dalmazia. I lavori (dal costo di 330mila euro) prevedono il rifacimento dei sottoservizi e la pavimentazione dei marciapiedi con arenaria e travertino e il loro allargamento, col sacrificio di una fila di parcheggi nel lato nord, 22 posti auto in meno. Ma sono molti quelli che si lamentano: «qua litighiamo ormai tutti i giorni con gli operai – ha detto Nazzareno Morlacco della gelateria La Chiccheria -. Il titolare dell’impresa e gli stessi muratori sono disponibili, ma i disagi sono davvero troppi. I lavori procedono a rilento, ci sono solo due operai, arrivano alle 9, iniziano alle 10 e alle 17 già non c’è nessuno. Con questi tempi saremo prigionieri per tutta l’estate. E peggio sarà quando le transenne arriveranno alle Poste, lì saranno dolori per rispettare la sicurezza». L’accesso alla gelateria e negli altri negozi in effetti è precario: quattro assi messe longitudinalmente e con qualche dislivello, di difficile attraversamento per chi ha problemi di deambulazione, mamme con carrozzine e passeggini o disabili. «Ho fatto i conti e rispetto ai primi 10 giorni di giugno dello scorso anno ho perso 5mila euro, mi faranno chiudere – continua Morlacco -. Ho dipendenti, pago l’affitto, se ad una gelateria togli i mesi estivi cosa rimane? Avevamo chiesto esplicitamente nelle riunioni al Comune di intervenire per rendere meno gravosi per noi questi mesi e invece parole al vento. Non potremo fare nemmeno eventi, immagino che mortorio sarà per Vita Vita. E le associazioni di categoria come se non esistessero».
Assai critica anche Federica, gestore del negozio And, all’angolo con via Pola: «le passerelle sono davvero scandalose, l’altro giorno ho dovuto impuntarmi e chiedere di modificare l’accesso al cantiere perchè c’era un filo pericoloso e le assi messe di traverso. Per non parlare di polvere, mal di testa e vetrine coperte. Per noi c’è un calo del 70% anche perchè questi lavori sono iniziati proprio quando è arrivato il caldo e fino a una settimana fa l’estivo non si è venduto. Quest’anno, anche in virtù di questi problemi non abbiamo aderito alla quota per gli eventi e spettacoli, tanto questa zona sarà deserta, poi questa giunta non venga a chiedere i voti fra 3 anni». I lavori infatti sono iniziati sul lato nord e proseguiranno verso la stazione, per poi tornare indietro sul lato sud. Nel frattempo inizierà la posa in opera della pavimentazione (in arrivo dall’India) quindi ci sarà un momento in cui tutta la via sarà chiusa dalle transenne.
«Non sono contrario al progetto in sè – sostiene Thomas Sparacio, giovane titolare della pizzeria Duca 26 – è un investimento per la città che diventerà più bella, ma il cantiere andava gestito in modo diverso». Tra i motivi di discussione anche il collocamento dei mezzi, come il camion, che nonostante gli spazi assegnati, ieri era rimasto all’interno del cantiere, proprio davanti la vetrina. E ha protestato per una ruspa lasciata davanti all’ingresso anche Rodolfo De Santis, storico gioielliere: «ho scritto anche al sindaco – dice – lasciare un mezzo pesante con quel braccio meccanico puntato proprio davanti all’ingresso di una gioielleria è un invito per i criminali. Il disagio commerciale sicuramente c’è e ce lo dobbiamo tenere, speriamo migliori la via almeno. Anche il fatto dei 22 parcheggi in meno è un sacrificio che dovremo sopportare». C’è poi anche chi come La Ternana ha approfittato per fare i lavori di ristrutturazione interna visto il calo di giro che avrebbe subito con i lavori e riaprirà solo il prossimo 24 giugno. Non ha ancora subito disagi il tratto più vicino alla stazione dove insistono storiche boutique come Pennesi: «serviva metterci mano – commenta Luciana Pennesi dell’omonima boutique – certo, ora i lavori sono ancora lontani e qui non avvertiamo la differenza, quando arriveranno qua sicuramente percepiremo un disagio commerciale, però ci siamo messi l’anima in pace, è per rendere più bella questa zona». Proteste anche da parte dei residenti, anche perchè oltre che su via Duca degli Abruzzi sono partiti i lavori anche su via Nave che verrà lastricata, con ulteriore perdita di posti auto e intanto la via è chiusa nel tratto fra via Trento e via Duca degli Abruzzi. «Io vivo in via Duca degli Abruzzi e mia mamma su via Nave, siamo circondati – ha commentato Silvia Capozucca – a causa dei lavori faccio molta difficoltà a uscire con la carrozzina, ho un neonato e un bimbo piccolo e proprio l’altro giorno ho dovuto discutere con gli operai per rendere più sicuro l’accesso all’abitazione. Su via Nave poi è proprio tutto chiuso. E poi è un trapanare continuo». Preoccupata per la perdita di parcheggio (già in estate praticamente impossibile per i residenti) anche Melania Piratoni che abita su via Nave: «A dirla tutta viene proprio voglia di abbandonarlo il centro – commenta – i disagi maggiori sono per chi ci vive e si continuano a ridurre i posti auto, non favorendo tra l’altro neanche commercio e turismo per chi viene da fuori».
Via Duca degli Abruzzi, al via il restyling: addio a 22 posti auto
Via Duca degli Abruzzi: marciapiedi più larghi, addio a 22 posti auto
dai su che a lavori ultimati ci sarà spazio maggior per i dehors..
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E’ difficile ritenere che le maestranze arrivano alle 9 e cominciano a lavorare alle 10. Sono dipendenti di una ditta, non dipendenti pubblici.
Svelato l’arcano. Sotto l’articolo che dovrebbe non solo essere vagliato da chi di dovere e in cui si rendono fabbricabili o meglio si cementificheranno circa sette campi da calcio Olimpionici ( 30.000 metri più o meno a tanto corrispondono ) come riqualificazione della città secondo il punto di vista visionario/ estetico, forse più il primo che il secondo per Ciarapica che con questa operazione dice che Civitanova diventerà la Porta dell’Oriente.. no quella era Costantinopoli in lotta con Venezia per il titolo. Allora sarà la Los Angeles dell’ Ovest o la Casa nella prateria nel West, comunque come riferimento almeno italiano ( il centro ) da ovest a est e specifica anche da est ad ovest per tutta una serie di fattori tra cui moda, turismo cultura e lasciamo perdere che è meglio che facciamo più bella figura tutti e due compreso quel consigliere che non dice più niente, sì quel Savonarola convertito o forse pentito o accomodante che è più plausibile e in linea specialmente con questa speciale riqualificazione. Certo voglio credere che Ciarapica non lo faccia per dispetto per non lasciare più terreno fertile alla cementificazione per i prossimi che verranno. Comunque perché questa premessa. Perché in calce c’era un commento che non avendo motivo per recarmi in Via Duca degli Abruzzi non riuscivo a decifrare. Il commento testualmente era questo: “In via Duca degli Abruzzi venite a vedere cosa si intende per riqualificazione urbana.” Ora so!!!