Papa Francesco a Loreto
C’è grande attesa per la visita di Papa Francesco, che sarà a Camerino il prossimo 16 giugno. È già partita da tempo la complessa macchina organizzativa per garantire che questo evento storico, a quasi trent’anni dalla precedente visita di Papa Giovanni Paolo II si svolga nella massima sicurezza. Si sono già tenute diverse riunioni operative al tavolo della prefettura e della questura di Macerata, che coordinano tutti gli aspetti relativi al servizio d’ordine. La prefettura vaticana ha già divulgato lo scorso sei aprile, giorno ufficiale dell’annuncio della visita del Santo Padre, il programma dettagliato della giornata, che inizierà alle nove del mattino con l’atterraggio in località Le Calvie dell’elicottero papale. Papa Francesco alle 9 sarà nelle Sae, in visita ai terremotati della zona Le Cortine, poi raggiungerà il cuore di Camerino, piazza Cavour. Dovrà indossare il casco di protezione Papa Francesco, quando durante la sua visita a Camerino, entrerà nel Duomo in piazza Cavour. Secondo il programma divulgato dalla prefettura pontificia, il Santo Padre entrerà nella cattedrale di Santa Maria Annunziata, subito la visita all’area Sae Le Cortine, dopo l’incontro con i terremotati, all’incirca verso le dieci del mattino.
Piazza Cavour, Camerino
Il sindaco Gianluca Pasqui ha firmato lo scorso 11 aprile l’ordinanza ufficiale di inagibilità della cattedrale, insieme a quella di numerose altre chiese sul territorio comunale. L’ordinanza vieta l’accesso e l’utilizzo dell’edificio, ne ordina lo sgombero, l’accesso è consentito solo al personale autorizzato. Subito dopo Bergoglio incontrerà i sindaci dei comuni colpiti, poi celebrerà la messa ed in modo inconsueto, celebrerà l’Angelus all’aperto, nel salotto buono di una città, che seppur gravemente ferita non si è mai arresa ai gravi danni subiti dal terremoto. All’ora di pranzo, il pontefice come un semplice sacerdote starà tra i preti della diocesi, a tavola nel centro di comunità di San Paolo. Saranno momenti di intensa gioia e comunione spirituale, per i sacerdoti della curia di Camerino e il vescovo Francesco Massara.
L’arcivescovo Francesco Massara
«Momenti come la rinascita della città attraverso le opere d’arte, attraverso altri simboli, coronati dalla visita del Santo Padre tra noi il prossimo 16 giugno, sono segni di speranza e rinascita, per tutta la comunità e tutta la diocesi, da vivere dentro al cuore, per riabbracciare la speranza e togliere le ombre dal cuore». Con queste parole il vescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, si è espresso riguardo alla visita del Papa, durante la recente apertura del deposito d’arte Venanzina Pennesi e l’inaugurazione della mostra di opere recuperate dal terremoto, dal titolo “Dalla polvere alla luce”. Subito dopo il pranzo, il Santo Padre partirà alle 15, con l’elicottero, per tornare a Roma. Sono momenti di grande impegno anche per il comitato diocesano, che curerà gli aspetti organizzativi locali ed i momenti legati alla fraternità religiosa. La partecipazione sarà aperta a tutti, come già annunciato dal vescovo Massara, non ci saranno biglietti da acquistare, i partecipanti troveranno posto in piazza Cavour ed altri spazi appositamente predisposti per seguire la visita del Santo Padre. La visita a Camerino del Papa, fortemente voluta dal vescovo Massara, per riportare speranza alle persone che dopo aver perso la casa e a volte anche il lavoro, giunge come un segnale di grande solidarietà e vicinanza alle zone gravemente devastate dal terremoto, a pochi mesi di distanza dalla visita del Pontefice a Loreto, avvenuta lo scorso 25 marzo.
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…dopo che ha fatto riallacciare i contatori (la famosa resistenza elettrica…), forse andrà a far riparare il tetto e la caldaia di qualche casetta da qualche operaio della Santa Sede, chissà!? gv
Per ridare speranza a coloro che hanno perduto casa e/o lavoro, come scrive l’articolista, bisogna mettere mano al portafoglio, ovviamente le chiacchiere e le pacche sulle spalle non bastano.
Ma Papa Francesco quando verra’ a Macerata?
Certo che stona proprio, un’articolo dice ricostruzione drammaticamente ferma e non frega niente a nessuno tolti gli interessati, quest’articolo che arriva il papa in pompa magna con tutti i cappellani e cappelloni, e parla di speranza e rinascita. Io invece dico, aspettano che i più anziani crepano tutti, e i giovani se ne vanno da queste zone disastrate. Ce lo sapremo ridire tra una 10ina di anni su chi aveva ragione sempre se non siamo già defunti.
Per Giuli. Se si portasse al seguito l’elemosiniere-elettricista Krajewski si potrebbero sistemare un po’, a offerta libera, le linee elettriche marchigiane.
Papa non ci entrare in duomo. Firmato, Un amico.
Il Papa ritorna per la seconda volta nel cratere, c’era già stato a sorpresa nell’ottobre 2016. Certo che se si facesse un bel giro poi potrebbe raccontarci le sue impressioni sulle migliorie apportate da quanti si sono prodotti per effettuarle e con la speranza che la famosa “ Sae cum Violacea Fungina “ non si sia sbriciolata. Anche l’elemosiniere Konrad Krajewski c’è già stato su incarico del Papa per spendere una ingente somma di denaro in prodotti locali. Se farà parte della partita, a lui il compito di ..riaccendere le luci sulle zone terremotate visto che i nostri governanti non fanno trapelare il benché minimo bagliore.