Accoltellamento al Sottocorte,
lo psicologo: «Quell’uomo
le ha rubato l’esistenza»

CAMERINO - Valerio Valeriani ha svolto in passato alcune perizie per procedimenti penali in cui era vittima la 50enne che da oltre vent'anni viene perseguitata da un 55enne. L'uomo martedì si è presentato al negozio della donna e lì ha ferito la commessa che ci lavora

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L’arrivo del 55enne al Sottocorte village

 

di Monia Orazi

«Una persecuzione che va avanti da anni e che ha fortemente condizionato la vita della signora. Quest’uomo le ha rubato l’esistenza». Così lo psicologo Valerio Valeriani sull’accoltellamento al centro commerciale Sottocorte village di Camerino. Il professionista si è occupato della vicenda nell’ambito di precedenti procedimenti giudiziarie e svolto delle perizie. Martedì il 55enne V. D. L., ha preso di mira l’ex fidanzata. E’ andato nel negozio di ortofrutta della donna, 50enne. Lei si è chiusa in bagno e lui ha ferito alla mano con una coltellata la commessa del negozio. L’uomo è stato poi arrestato dai carabinieri (la convalida è slittata a domani). Da martedì in città non si parla d’altro. In molti conoscono la lunga storia di sofferenze ed angherie che la 50enne di Camerino ha subito per mano dell’uomo, residente a Montesilvano, con cui ha avuto una relazione di pochi mesi, quando entrambi erano studenti. «Ho seguito la vicenda come professionista – spiega lo psicologo Valeriani – una persecuzione che va avanti da anni e che ha fortemente condizionato la vita della signora. Quest’uomo le ha rubato l’esistenza, intorno a vicende come questa si registra un forte pregiudizio, che tende quasi a giustificare atti persecutori con atteggiamenti come il fatto che lui potesse essere innamorato, oppure con il fatto che non si fosse rassegnato alla fine della relazione».

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Il momento dell’arresto

Diverse le denunce della signora, nei confronti dell’abruzzese, che una volta le ha rubato l’auto, un’altra volta le sarebbe entrato in casa, diverse volte l’ha attesa fuori dal negozio, alternando lunghi periodi in cui non si faceva vedere, ad altri in cui si è ripresentato a Camerino. E’ passato alle cronache il 27 novembre del 2012, sera in cui intorno alle 19,30 si presentò fuori dal negozio della donna in centro storico. Lei riuscì a sfuggirgli per un soffio rinchiudendosi dentro e tirando giù la serranda. Anche in quel caso intervennero i carabinieri e si aprì un procedimento penale. Spiega Valeriani: «Per diverso tempo non si faceva vedere, poi tornava alla carica. La signora si faceva sempre accompagnare da un’amica, aveva paura a rimanere sola, viveva con il telefono in mano, quando aveva il negozio in centro c’era sempre qualcuno ad aspettarla quando chiudeva, perchè lei aveva paura. I commercianti di quella zona ricordano bene le volte che lui si è ripresentato. Lei si è sempre guardata le spalle, proprio per paura, ha perso la serenità per anni, sino all’episodio dell’altro giorno. Non le è stato riconosciuto il danno subito in questi anni, per gli atti persecutori subiti da quest’uomo, anche se la sua vita ne è rimasta sconvolta». Problematiche come gli atti persecutori, più comunemente definiti stalking e la violenza di genere, richiedono un atteggiamento consapevole e l’intervento di una serie di operatori. «In questi casi l’intervento coinvolge una serie di attori, che vanno dalle forze dell’ordine, alla magistratura, ai servizi sanitari e sociali, è una problematica complessa, su cui si è tenuto un corso di aggiornamento per gli operatori, proprio in questo periodo» conclude Valeriani.

A Camerino ieri mattina nel rettorato Unicam sono stati trattati gli aspetti psicologici della violenza di genere, con relatori la professoressa Alessandra Fermani dell’università di Macerata che ha trattato il tema dell’attaccamento e degli stili di relazione nella coppia, il dottor Andrea Bernetti psicologo romano, responsabile del centro di ascolto sugli uomini maltrattanti. Il corso di formazione per gli operatori ha già visto svolgersi tre incontri, a Civitanova, Tolentino e San Severino, sugli aspetti giuridici, la risposta delle istituzioni e gli strumenti di protezione delle vittime, della violenza di genere e contro i minori. L’evento conclusivo si terrà il 30 maggio a Macerata.

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