di Gabriele Censi
Sono di circa 500mila euro i finanziamenti in arrivo dall’Europa per la ricerca in un progetto triennale che vede coinvolti Unicam ed il Comune di Camerino nell’ambito di Horizon2020.
In particolare, grazie al gruppo di ricercatori afferenti alle Scuole di Scienze e Tecnologie e di Architettura e design e coordinati dal professor Andrea Dall’Asta, Unicam è uno dei 15 partner, tra cui anche il Comune di Camerino, del progetto “La capacità di resilienza delle aree Storiche innanzi ad eventi climatici o comunque Catastrofici”, che vede come capofila un ente di ricerca tedesco e che è stato finanziato nell’ambito del pilastro “Societal Challenges” per un totale di 6 milioni di euro. Soddisfatto il rettore Claudio Pettinari che ringrazia in particolare l’ufficio dell’ateneo che si occupa dei bandi europei: «Ormai è l’unico canale di reperimento di risorse e serve grande attenzione per portare a termine con successo questi percorsi pieni di insidie burocratiche. Questo progetto come altri approvati di recente dimostra la bontà delle nostre ricerche. Sono tanti i beni culturali, mobili ed immobili da studiare in questa città. Cerchiamo una maniera, in modo integrato con gli altri enti coinvolti, per prevenire i danni della catastrofi naturali in un clima impazzito, il tema di questi giorni».
Il rettore ribadisce la vocazione di università del territorio per Unicam, il sindaco Gianluca Pasqui saluta positivamente la collaborazione rinsaldata con l’ateneo: «Questa è una città piccola nei numeri ma grande nei contenuti, e capace anche di fare i percorsi giusti per arrivare a questi contenuti. Io faccio il politico e non mi piacciono i tuttologi, per questo è giusto che siano gli scienziati ad occuparsi di temi come questo, è un punto di partenza non di arrivo, ma così possiamo tracciare il futuro». Andrea Dall’Asta spiega i termini del progetto che coinvolge oltre Camerino anche Valencia e Bratislava:
«Aumentano i danni per disastri naturali in comunità sempre più complesse e fragili. Il tema dei beni culturali per il nostro Paese è fondamentale. Il progetto è complesso con molti partner, noi ci occuperemo degli eventi tellurici integrando le competenze della scuola di Architettura e della scuola di Scienze. Obiettivi concreti saranno nuovi strumenti di prevenzione sismica e di valutazione del rischio, andremo ad operare anche su opere campione del territorio».
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