di Giovanni De Franceschi
Barbone lunghe stile hipster, oppure giusto un accenno per un aspetto che vira sul trasandato? No, non vanno più. E’ il viso pulito ad esser tornato di moda: rasato, curato, naturale. Parola di Nubia Esperanza Mazzante, di professione barbiera. Ad appena 23 anni, questa ragazza di Monte San Giusto, origini colombiane, è la prima barbiera della nostra provincia e una delle poche in Italia. Lavora da Mirko Parrucchiere a Montecosaro Scalo e si occupa appunto della barba, del viso e dei capelli degli uomini. Le sale del barbiere, un tempo punto di ritrovo e appannaggio esclusivo del mondo maschile, sono solo un retaggio del passato. E pensare che Nubia aveva iniziato con tutt’altro: diploma allo Scientifico e facoltà di Mediazione linguistica, poi la svolta.
Qual è la molla che è scattata per farle cambiare strada?
«Semplicemente – risponde la 23enne – sentivo che non era quello che avrei voluto fare dopo, c’era una vocina che mi diceva che non era la mia strada. Ho cercato anche qualche altra facoltà, pensando fosse quello il problema, ma c’era sempre qualcosa che non mi convinceva. Quindi ho detto: “cambio”».
E così ha scoperto questa sua passione.
«In realtà mi sono avvicinata a piccoli passi. Ho un’anima da studiosa e secchiona, quindi mi sono prima iscritta all’accademia per acconciatori, ho deciso che se volevo cambiare rotta avrei dovuto iniziare dalle basi per avere una conoscenza del settore e così ho preso il diploma. Ho iniziato in una parrucchieria per donne, ma sono stata fin da subito incuriosita dal settore barbieria. Ed è qui da Mirco, dove ho cominciato come stagista, che ho scoperto questa passione. E ora più mi immergo in questo mondo, più mi affascina e ho voglia di crescere e diventare brava. Dicono che se un lavoro ti fa stare bene, bisogna continuare a farlo e io sono contenta di averlo trovato. Mi dà soddisfazione, più vado avanti e cresco professionalmente, più sono invogliata ad andare avanti».
E quindi adesso si occupa del settore maschile?
«Sì, faccio barbe e capelli. Sia rasate che lunghe, le modello, curo e preparo la pelle con prodotti specifici a seconda dei casi. Lo chiamiamo trattamento spa-barba. Sono vecchio stampo, uso schiuma e lametta. E poi la mia esperienza in parrucchieria mi ha aiutato molto per quando riguarda la struttura del capello e la fisionomia del viso, per combinarli al meglio. In più ho esperienza nella colorimetria, nello stiraggio e nella permanente».
E quali sono le tendenze del momento?
«Sta tornando il viso pulito, vanno molto i trattamenti per rasatura. Per quanto riguarda i capelli invece vedo che sta prendendo piede un effetto morbido, una permanente naturale. Sì perché se la donna è incline di più a stravolgimenti, l’uomo tende ad un effetto più naturale possibile, anche quando si tratta di colore».
Che tipo di cliente si rivolge a lei?
«La clientela è mista e noi cerchiamo anche di invogliare i ragazzi che mettono su il primo pelo, perché se non si tratta bene fin da subito la barba non si infoltisce. Va curata dall’inizio».
Progetti per il futuro?
«Mi piacerebbe fare corsi all’estero, dove la barbiera sta spopolando, mentre qui rappresenta una novità. Amo molto viaggiare e vedo questo lavoro come un’opportunità per aggiornarmi. Ma il mio obiettivo adesso è realizzarmi dal punto di vista professionale e arricchire il mio bagaglio personale e quindi imparare sempre di più. Poi in futuro anche una barbieria mia, chissà, vedremo».
Oggi è raro trovare un ragazzo o una ragazza che abbia le idee chiare sulla vita professionale a 23 anni, che consiglio si sente di dare ai suoi coetanei?
«Purtroppo si va avanti a tentativi, con l’esperienza diretta. Bisogna seguire l’istinto e ciò che ci fa stare bene, se una cosa ci piace dobbiamo portarla avanti fino alle fine, poi se non va, basta aggiustare il tiro e continuare senza fermarsi».
Scelta intelligente. E se l’università favorisse chi studia e lavora (invece di ammazzarlo con tasse altissime), potrebbe anche continuare parallelamente a studiare.
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