Il tavolo di lavoro
A due anni dal sisma un tavolo tra atenei, ordini professionali e associazioni di categoria per lo sviluppo economico dei territori colpiti. Oggi il primo incontro a Macerata ha visto in riunione i rappresentanti delle università di Macerata e di Camerino, gli ordini di avvocati, consulenti del lavoro e commercialisti (che hanno ospitato la riunione nella sede di piazza della Libertà), le associazioni di categoria (Confindustria, Cna, Confartigianato e Confcommercio). Tutti soggetti che si sono mossi da sempre per il rilancio delle zone del cratere. Ma da qui in avanti hanno deciso di farlo insieme, tentando di portare avanti istanze comuni con un unica voce. Una voce, quindi, che conti di più e che pesi anche al tavolo della politica e che possa dare una mano, soprattutto sotto il profilo giuridico, anche alla struttura commissariale per la Ricostruzione guidata da Piero Farabollini. Senza termini precisi per la formulazione delle proposte, sicuramente a mente ci sono le scadenze imminenti di alcune misure per i territori colpiti dal sisma. Una su tutte, la zona franca urbana, che se non prorogata andrà in scadenza il 31 dicembre. Presenti oggi Francesco Rizzo (Unicam), Maria Cristina Ottavioni (ordine degli avvocati), Pacifico Berrè e Giorgio Menichelli (Confartigianato imprese Macerata), Riccardo Rusco, Giuseppe Rivetti (Unimc), Alberto Cavallaro, Davide Cherubini (Cna Macerata), Raffaele Pallotto, Gianni Niccolò e Naida Costantini (Confindustria).
(Fe. Nar.)
A sinistra, Maria Cristina Ottavioni
Giorgio Menichelli e Pacifico Berrè
Gianni Niccolò e Francesco Rizzo
Francesco Rizzo e Raffaele Pallotto
Giorgio Menichelli e Pacifico Berrè
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