Morta dissanguata: svolta l’autopsia «Uccisa da un aneurisma, non dall’eroina»
di Gianluca Ginella
Esce dall’ospedale, si inietta della droga e muore dissanguata. Un dramma che si è consumato oggi pomeriggio in corso Cairoli, a Macerata. Michela Carlini, 39 anni, è morta al pronto soccorso del capoluogo nonostante i tentativi dei medici di salvarle la vita. Una scena choc quella che si è presentata nel primo pomeriggio di oggi ai passanti di corso Cairoli. E’ successo intorno alle 15.
Prima Michela Carlini si trovava in ospedale per una operazione (era ricoverata da ieri) perché aveva avuto un aneurisma ad una arteria. La 39enne – stando a quanto è stato ricostruito – oggi pomeriggio si è allontanata dal nosocomio da sola. Il personale non l’ha più vista e ha iniziato a cercarla. Nel frattempo la donna ha raggiunto di corso Cairoli. Da quanto è stato ricostruito la donna ha cercato di iniettarsi della droga con una siringa proprio in quell’arteria dove aveva avuto l’aneurisma. Ha iniziato ad uscirle il sangue. Nel giro di poco la situazione è diventata gravissima. La 39enne perdeva sangue e ha iniziato a trascinarsi verso l’ospedale. E’ arrivata alla fine di corso Cairoli, poi è riuscita ad attraversare la strada in via Gigli e davanti a sé aveva la salitina che va all’obitorio. Ha fatto ancora qualche metro. Poi non ce l’ha fatta più e si è accasciata a terra. E’ lì che l’hanno trovata gli operatori del 118. La situazione era disperata. Gli operatori dell’emergenza hanno cercato di rianimarla, l’hanno portata al pronto soccorso e i medici hanno cercato di farla riprendere. Alla fine dopo quasi un’ora di tentativi, il personale medico si è arresto. Per ricostruire quello che era accaduto in corso Cairoli sono intervenuti gli agenti delle volanti. In un primo momento si era sparsa la voce che una donna, appena uscita dall’ospedale, avesse iniziato a perdere sangue a causa di punti che si erano aperti. Solo più tardi è stato ricostruito quello che era successo.
Ciao Michela
R.i.p. Michela
O mamma mia
Condoglianze
Mi dispiace x Michela,sempre un'anima in pena, condoglianze alla mamma e al fratello
Un abbraccio alla mamma e al fratello !
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mamma mia, morire dissanguati per un’iniezione… bastava tamponare con forza…
Pavoni facile parlare…..
Un’altra vittima della droga, della maledetta eroina, un dramma che, per assurde e complici scelte politiche che hanno costantemente minimizzato il problema, è destinato ad aggravarsi sempre di più, sulla pelle dei nostri ragazzi.
Condoglianze e un abbraccio a Michela e alla sua famiglia.
INNANZI TUTTO CONDOGLIANZE AI FAMIGLIARI..! POI,.. Che, Un’altra giovane Vita in Fumo per Droga…! Perdonatemi, ma sentirsi dire, con un’alzata di spalle, “cosa ci puoi fare”, contro la volontà dell’idividuo,…. mi fa veramente PAURA, in prospettiva futuro CIVILE per questa SOCIETA’…!!! TROVARSI ALLE SPALLE, IN LUOGHI PUBLICI E ADDIRITTURA NEI DINTORNI DELLE SCUOLE; SPACCIATORI RECITIVI, (ADDIRITTURA CLANDESTINI), NON E’ DA SOCIETA’ CIVILE….!!!