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Sospensione di contributi e tasse
«Rimborsi fino a 5.200 euro al mese
La crisi istituzionale affossa le imprese»

SISMA - La denuncia di Confartigianato: da una parte l'empasse del governo, dall'altra la scadenza del 31 maggio per la restituzione dei tributi non versati dopo il terremoto. Il presidente Leonori: « Rendere operativa la proroga al 31 dicembre 2018 e il prolungamento delle rate da 24 a 60»

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Il presidente Confartigianato Macerata Renzo Leonori

Aggiornamento delle 16,35 – «Da notizie seppur ancora ufficiose – fa sapere Confartigianat0 – apprendiamo che a stretto giro la proroga dei pagamenti dei contributi Insp e Inail verrà presa in esame dal Consiglio dei Ministri del vecchio governo. Pertanto suggeriamo alle imprese di sospendere le eventuali procedure di pagamento messe in atto e attendere la giornata di domani per ulteriori sviluppi. Sarà cura dell’associazione comunicare direttamente alle aziende l’approvazione o meno della nuova proroga e gli adempimenti da seguire».

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«La crisi istituzionale che stiamo vivendo, le difficoltà effettive per la mancanza di un nuovo governo, l’inoperatività governativa di quello uscente e il caos politico-istituzionale di questi giorni, non sta facendo altro che danneggiare e infierire ulteriormente sulle nostre imprese artigiane soprattutto su quelle dell’area del cratere». E’ quanto dichiara Renzo Leonori, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Macerata.   Mentre la scadenza per la ripresa dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali è fissata al 31 maggio, la situazione di stallo che riguarda il governo sta, secondo l’associazione, andando a discapito delle piccole e medie imprese.
Confartigianato si è battuta fortemente su tutte le questioni legate alla gestione post sisma, in particolare sulla proroga della ripresa dei versamenti Inps e Inail per i datori di lavoro e autonomi. «Abbiamo tenuto contatti giornalieri con tutti i parlamentari della nostra provincia – continua Leonori – e recentemente organizzato un lungo incontro con il Commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli, alla quale chiedevamo proprio un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2018 con la possibilità di rateizzazione a 60 mesi. Ad oggi, ci sono diverse centinaia di aziende che tra due giorni dovranno iniziare a pagare somme che non possono permettersi, somme che, come nel caso di una nostra azienda di Camerino, per la sospensione dei pagamenti previdenziali da ottobre 2016 ad agosto 2017 arrivano anche a 125mila euro, ovvero ben 5.200 euro al mese».  Peraltro, si tratta di imprese già vessate dalle molteplici difficoltà economiche dovute al sisma, imprese che ogni giorno cercano di resistere nonostante l’economia stagnante e una ricostruzione che ancora deve ripartire. «Come si può pensare che possano sopravvivere a tutto questo? – chiede Leonori –  Ancora una volta facciamo appello a tutte le forze politiche e istituzionali affinché possano essere concretamente vicine ai bisogni delle nostre imprese, cercando una tempestiva soluzione per rendere operativa la proroga al 31 dicembre 2018 e il prolungamento delle rate da 24 a 60. E’ inoltre necessaria una maggiore responsabilità della politica e una reale presa di coscienza del fatto che tutte le decisioni che vengono prese, impattano inevitabilmente sulle piccole e medie imprese, motore del nostro Paese».



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