Parrucchieri multati per essere rimasti aperti nel giorno della Befana, il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, replica: «La concorrenza sleale danneggia chi lavora onestamente, in città non c’è solo la piaga dell’abusivismo commerciale da contrastare».
Il sindaco il 6 gennaio ha deciso di far svolgere controlli dai parrucchieri per verificare se tutto fosse in regola. Su dieci esercizi controllati, in 5 sono state fatte multe: mille euro per ogni titolare che ha tenuto il negozio aperto in un giorno festivo. Il sindaco in una nota è intervenuto dopo le lamentele dei parrucchieri: «Il Comune fa da garante affinché la legge sia uguale per tutti e monitora ogni situazione che può creare ingiustizia; far rispettare le regole non è sinonimo di punizione, ma di equità. Chi rispetta i turni di chiusura non deve sentirsi svantaggiato rispetto a chi invece non ottempera alle leggi. Il commercio non deve essere terreno per una guerra tra più furbi, ma un settore ben regolamentato, le cui disposizioni sono note a tutti. L’ordinanza comunale del 2008, applicata in conformità alle leggi nazionali e sentiti i pareri delle associazioni di categoria e operatori, stabilisce orari e giorni di chiusura delle attività di parrucchieri, barbieri, estetiste e tatuaggio e piercing». Sulle aperture dei centri commerciali, dove i controlli non c’erano stati, dice: «sono disciplinate in maniera differente. Per l’Epifania si sarebbe potuta fare una deroga? L’amministrazione è disponibile a discuterne, ma non è un provvedimento che si può prendere in un giorno, occorre un confronto con tutti gli interessati, coinvolgere sindacati, rappresentanti di categoria, i titolari dei negozi. Ad ulteriore dimostrazione che l’amministrazione vuole sempre andare incontro ai cittadini, mi sono prontamente attivato a contattare i responsabili di Confartigianato e Confcommercio per conoscere se ci siano situazioni da modificare e migliorare». Il sindaco conclude dicendo di non avere ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sulla questione e invita «chi ne avesse necessità, a segnalare reali situazioni problematiche, perché, lo ribadisco, siamo a disposizione di tutti i cittadini che vogliano confrontarsi in maniera educata e pacata per il bene di tutti».
Che assurdità
Propongo di lasciare chiuse tutte le attivitá commerciali la domenica, con libera scelta per bar e ristoranti
Certo i centri commerciali possono
Meglio un film horror mette meno paura...
Perché le attività cinesi sono sempre aperte fino a tarda notte?
Il portone del comune dovreste far chiudere, con dentro tutti i suoi “inquilini”
Esiste un regolamento per i commercianti e artigiani, se uno voleva restare aperto bastava che avesse fatto delle richieste prima, poi se non venivano accettate era un altro discorso, 1000 euro sono comunque tante...
Ma i parrucchieri dentro i centri commerciali?
Tutti dovevano stare chiusi
Regolarizzi tutto non solo i parrucchieri !!! COME VEDO A LEI SIGNOR SINDACO NEMMENO SERVE!!! Grazie mille ☺️
Tutti gli esercizi commerciali nn solo gli artigiani
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Regola unica per tutti grandi e piccoli,dentro o fuori le mura:liberalizzazione degli orari(dopo aver unificato i contratti di lavoro del commercio).
Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve… Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il loro unico obiettivo è il profitto.
(Napoleone Bonaparte)
Ho messo l’aforisma sul governo o il governare che c’entrava meno di tutti con l’argomento, però mi piaceva questo.
Comunque non è che si nasce sindaci, ci si diventa perchè eletti e poi essere un bravo sindaco dipende da lui che deve vivere tra la gente e soprattutto ascoltarla e dalle persone che senza indugio devono recarsi da lui per parlare dei loro problemi che un bravo sindaco sarà felicissimo di risolvere sia pure nel rispetto delle leggi ma anche da un personale equilibrio sociale interno a se stesso che lo guidi là dove la ragione è giusto che segua parimenti cuore e mente. Se di quanto appena scritto dovesse mancare anche una virgola, non sarebbe bene, se poi manca tutto, non è che bisogna guardare troppo indietro, anzi ci possiamo ficcare anche l’ex sindaco che come cantava il Duca di Mantova nella Traviata :” Per me pari sono “.