Gli esponenti del Pd di Tolentino
di Federica Nardi
Caso del truffatore Wagner a Tolentino, i dem chiedono al sindaco «una commissione comunale bipartisan sul caso» e «le dimissioni dell’assessore Giovanni Gabrielli». Sarebbe stato proprio lui infatti a tenere i contatti con l’uomo che si era presentato in città come un mecenate del sisma interessato alla riqualificazione delle Terme di Santa Lucia (leggi l’articolo). Una riqualificazione che però, dice l’assessore Gabrielli «non ha nulla a che fare con Wagner. Io con lui non ne ho mai parlato inoltre il progetto risale a tre mesi prima del suo arrivo. Lui avrà millantato un coinvolgimento con qualche donna truffata». Nega un collegamento anche il presidente dell’Assm Stefano Gobbi: «il progetto è perfettamente realizzabile e i soldi non sono certo quelli di Wagner». La vicenda nasce dopo che la trasmissione “Chi l’ha visto” ha svelato che Wagner, truffatore di cui non si conosce la reale identità, avrebbe contattato anche l’amministrazione di Tolentino e gli ambienti provinciali della Lega Nord, al punto da comparire in un selfie insieme al leader del Carroccio in visita a Visso. Non è chiaro che cosa cercasse dall’amministrazione di Tolentino, ed è questo dubbio a muovere le accuse dei consiglieri del Pd Bruno Prugni, Gianni Corvatta e Anna Quercetti. Soprattutto perché Wagner avrebbe millantato un coinvolgimento diretto nel restyling (31 milioni di euro) delle Terme di Santa Lucia (leggi l’articolo).
Wagner
Il Pd stamattina ha puntato il dito contro l’amministrazione Pezzanesi, chiedendo chiarezza anche ai vertici dell’Assm che gestiscono le terme: «Abbiamo chiesto al consiglio comunale di costituire una commissione consiliare sulla vicenda ma il presidente del consiglio e i consiglieri di maggioranza non ci hanno nemmeno fatto discutere la richiesta. Il sindaco ha ordinato di tacere e gli adepti hanno eseguito. Credono di riuscire in questo modo a non farci parlare? Questa vicenda è grottesca – dicono i dem -. O si è agito in buona fede, senza pensare alle conseguenze di certe frequentazioni oppure si aprirebbero scenari ben più gravi che speriamo siano i competenti uffici giudiziari a valutare. Il nostro giudizio sull’operato dell’assessore Gabrielli (con delega alla sicurezza) non può che essere pessimo. Con il suo comportamento ha ridicolizzato se stesso, ma soprattutto la nostra città». Il collegamento tra il progetto delle terme e il truffatore viene però negato con forza sia dall’assessore Gabrielli che dallo stesso presidente dell’Assm Stefano Gobbi.
Giovanni Gabrielli
«I soldi per il progetto non vengono assolutamente da questa persona e non conoscevo, prima della trasmissione, nessun dettaglio della vicenda – dice Gobbi -. In merito allo studio progettuale sulla riqualificazione delle terme, che personalmente ho presentato in un incontro pubblico con l’amministrazione comunale di Tolentino nel maggio scorso, da subito mi sono attivato per reperire fondi. Non venga messa in dubbio la mia onestà intellettuale e la validità del progetto, che rimane un sogno non nel cassetto ma perfettamente realizzabile. Per questo progetto sono tornato a ricoprire il ruolo di presidente dell’Assm dopo il doveroso stop legato alla campagna elettorale». Gabrielli da parte sua ammette di «essere stato a pranzo con Wagner a Colfiorito, ma non abbiamo mai parlato delle terme. Il progetto risale a mesi prima della sua comparsa in città. Diceva di essere vicino alla Lega Nord. Deve aver letto della cifra del progetto sulla stampa e aver millantato un coinvolgimento con qualcuna delle donne che ha truffato».
(Servizio aggiornato alle 17)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ad un assessore non si può perdonare l’ingenuità o, peggio, la creduloneria.