E’ durata circa tre ore l’autopsia di Danni Antonello. Da quanto emerge il 39enne libraio ed editore sarebbe morto, nella notte di sabato, per uno choc cardiogeno (un arresto cardiaco) che potrebbe essere legato ad assunzione di sostanze esogene da verificare con approfondimenti tossicologici. Significa che se il giovane editore ha o meno assunto qualche sostanza e quale, dovrà dirlo il tossicologo Rino Froldi nominato dalla procura per approfondire l’autopsia. L’esame è stato svolto oggi pomeriggio dal medico legale Roberto Scendoni. Presente anche il criminologo Domenico Mazza. Il legale della famiglia di Antonello, l’avvocato Alessandro Brandoni, in accordo con i parenti del 39enne non ha nominato un proprio consulente per partecipare all’esame autoptico. Antonello ha accusato un malore nella notte di sabato. Intorno alle 23,30 si trovava nella sua libreria, Scaramouche, in piazza Mazzini, nel centro storico di Macerata. Sul posto sono arrivati gli operatori del 118 che hanno cercato di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo di Macerata. Le cause della morte restano da chiarire. Solo i risultati dell’autopsia connessi all’esame tossicologico potranno far luce sulla vicenda.
Il funerale dovrebbe svolgersi in Veneto, Antonello è originario di Cittadella, mentre a Macerata potrebbe venire organizzata una veglia, possibile già domani.
Dramma del giovane libraio, “Danni di una dolcezza raffinatissima”
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