di Monia Orazi
Taglio del nastro del nuovo comune di Castelsantangelo. In una mattinata di festa in uno dei comuni simbolo dei terremoti del 2016, è stata inaugurata la nuova sede del comune, che è sistemata nei container. Il sindaco Falcucci ha tagliato il nastro con al suo fianco prefetto, governatore, rettore di Unimc, presidente della provincia. «E’ un segnale per procedere sulla via della ricostruzione» ha detto Falcucci. Che ha chiesto che siano riperimetrate le zone del cratere perché questi sono comuni particolarmente danneggiati e serve una maggiore attenzione. L’area dove è stato sistemato il comune si trova di fronte allo stabilimento della Nerea.
«Ringrazio i carabinieri forestali che hanno voluto festeggiare qui a Castelsantangelo la loro festa regionale, in segno di vicinanza alla nostra comunità – ha proseguito Falcucci – questo con la sala polivalente vuole essere anche un luogo di riunione e ritrovo per la nostra comunità. Ho chiesto di riperimetrare il cratere, perchè la nostra è una zona con più danni di altri comuni, ho chiesto ad Errani di farsi portavoce col governo, perchè siano previste specifiche misure per i centri totalmente distrutti come il nostro, la gente è stanca, non ce la fa più. Siamo indietro rispetto all’Umbria sulle casette, a Gualdo arriveranno per Ferragosto, i residenti hanno scelto da soli la loro casetta, proseguiremo gli incontri in tutte le frazioni, per parlare di come sarà la ricostruzione. La gente deve capire che se aspettiamo la perimetrazione dei nuclei, ci vorranno almeno altri due anni. Si potrebbe ragionare se restare isolati ciascuno nel suo nucleo abitativo, o se avvicinarsi un po’ e stare tutti insieme».
E’ stata una festa di comunità, tantissimi castellani sono tornati per l’inaugurazione, tante le auto parcheggiate lungo la provinciale 134, come nei migliori eventi estivi prima del sisma. All’inaugurazione sono intervenuti il generale di corpo d’armata Andrea Ricciardi, comandante nazionale di tutti i carabinieri forestali, i vertici regionali e provinciali del corpo, insieme ai carabinieri provenienti dai vari comandi nazionali e locali per la ricorrenza del patrono dei Forestali, San Giovanni Gualberto, con la messa officiata da padre Giuseppe Casetta abate generale di Vallombrosa (Fi), alla presenza di monsignor Nello Tranzocchi dell’arcidiocesi di Camerino. Presenti il prefetto Roberta Preziotti, il questore Giancarlo Pallini, il commissario Vasco Errani ricomparso dopo alcuni mesi in terra marchigiana, il rettore Unimc Francesco Adornato, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il presidente dell’Unione montana Alessandro Gentilucci, il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli, altri amministratori locali. Non è passata inosservata la presenza del presidente regionale Anci e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. «Siamo consapevoli – ha detto Ceriscioli – che la ricostruzione non significa solo ripristinare le strutture andate distrutte, ma creare ulteriori opportunità, come il lavoro, vero motore di una comunità. La ricostruzione non è solo rimettere a posto ciò che è rotto, ma creare delle opportunità di lavoro, nuovi servizi, come ad esempio la casa di riposo per Castelsantangelo per far ripartire anche l’economia. Uno degli obiettivi della Regione Marche è quello delle scuole. Infatti, molti Comuni ci hanno chiesto di poter realizzare scuole nuove invece di mettere a posto scuole costruite tanti anni fa e la differenza dei costi sarà coperta dalla Regione attraverso i fondi strutturali». La mattinata è stata l’occasione per parlare delle voci che vorrebbero che Errani stia per lasciare il suo incarico. Al momento non si registrano né conferme né smentite. Ceriscioli in merito ha detto: «Su questo decide il governo, Vasco Errani ha fatto un ottimo lavoro, l’ho sempre riconosciuto ovunque, la nostra è la Regione più colpita. Se questo sarà e quando sarà, visto che gli strumenti principali sono stati approntati ed il meccanismo è avviato, sarà abbastanza naturale che la Regione avrà un ruolo più forte nella gestione della ricostruzione, in modo oggettivo, tempisticamente comprensibile». Il portavoce di Errani sul punto ha dichiarato: «Prosegue il lavoro, non smentisco nulla perché non se ne è mai parlato».
In occasione della solenne ricorrenza religiosa per i Forestali, sono state consegnate le onorificenze, meritate dai Carabinieri forestali delle Marche, che hanno preso parte alle operazioni di soccorso nelle primissime ore del 24 agosto ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, che si sono prodigati nel salvataggio di numerose vite umane estratte dalle macerie, e partecipando al doloroso recupero dei corpi senza vita delle 50 vittime. Molti militari intervenuti, ed oggi ricompensati, appartenenti alle Stazioni più direttamente coinvolte dal sisma con case e caserme inagibili, ridotte a vivere con le loro famiglie lungo la costa e che con grandissimi sacrifici hanno svolto con il consueto impegno il proprio quotidiano lavoro, supportando le popolazioni rurali che caparbiamente non hanno mai abbandonato le loro attività agricole e gli allevamenti, e che hanno dovuto affrontare anche il rigido inverno e le abbondanti nevicate di febbraio che ha reso ancor più difficile la stessa sopravvivenza nelle strutture di emergenza.
Le "autorità "presenti si saranno rese conto,nonostante la loro lontananza dai piccoli centri , di quanto sono tenaci i montanari. Grazie agli aiuti trentini il comune ha ritrovato una casa dignitosa. Grazie Sindaco e a tutti i collaboratori e volontari
Senza la presenza de ste teste non era sufficiente il Sindaco e il Parroco, secondo me costava de meno e si era tutto più contenti, questi signori incravattati sono quelli che a distanza di un anno non hanno fatto niente o quasi
Ma non si vergognano i signorotti regionali?
B.....i non vi vergognate invece di farvi la foto andate a lavorare
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non sembra ma il taglio del nastro tricolore è disciplina di dura fatica, un po’ come il nuoto sincronizzato.