Da sinistra Anna Querceti, Francesco Comi, Roberto Giachetti, Gianni Corvatta e Bruno Prugni
Roberto Giachetti
di Federica Nardi
«La politica concreta è quella delle scelte che facciamo alle elezioni amministrative. Se scegliamo un sindaco piuttosto che un altro, siamo tutti responsabili». Così il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti ieri sera all’hotel 77 di Tolentino ha parlato in sostegno del candidato sindaco del Pd Gianni Corvatta. «Ogni cosa da qui a una settimana è decisiva e tutti voi avete la responsabilità perché le elezioni quando vanno al ballottaggio si possono vincere o perdere con un voto di scarto. C’è da parlare alle persone della giustezza della nostra proposta. Siamo gli unici che tentano di avere un linguaggio ragionevole e che non colpisca semplicemente lo stomaco delle persone». Giachetti, che ieri prima di arrivare a Tolentino ha visitato in forma privata anche alcuni Comuni del cratere, tra cui Muccia, sul terremoto ha detto che «il sindaco è il frontman delle comunità e deve mediare tra i sentimenti inevitabili di disagio e i limiti del sistema. Anche se nell’emergenza – ha continuato – noi italiani siamo superiori a chiunque altro, poi il sistema non funziona perché ci sono troppi doppi passaggi e definizioni contorte. E su questo il voto al referendum del 4 dicembre ci renderemo conto nel tempo quanto lo pagheremo».
Al tavolo, di fronte al numeroso pubblico che ha riempito la sala per ascoltare l’intervento, anche il segretario regionale Pd Francesco Comi: «Gianni Corvatta è certezza di competenza, abbiamo bisogno di una classe dirigente che sappia affrontare la ricostruzione già dal 12 giugno. Non ci possiamo permettere salti nel buio né suggestioni innovative come quella del Movimento 5 stelle che non ha mai acquisito né dimostrato esperienza di governo. Né possiamo essere fallimentari come l’amministrazione degli ultimi 5 anni». Ad anticipare l’intervento del candidato Corvatta anche i capolista Anna Quercetti che ha parlato di un programma dotato di «punti di riferimento condivisi e concreti» e Bruno Prugni, capogruppo Pd in Consiglio comunale. Anche lui critico nei confronti del Movimento 5 stelle: «Riflettete bene se quella che hanno fatto è opposizione. Non hanno sollevato nessun tema. Il Pd è stato il primo a iniziare la battaglia sull’asilo Green, sul piano parcheggi, sui campi da tennis e il teatro Vaccaj. Certo, paghiamo il fatto di non aver fatto sciacallaggio politico dopo il 30 ottobre ma di aver collaborato con l’amministrazione. Ora finita la fase d’emergenza torniamo a dire ciò che non va. Corvatta è il candidato più competente e che ci dà più garanzie per il futuro». Corvatta nel suo intervento ha ripercorso i punti chiave del programma, nato intorno a tavoli aperti alla cittadinanza per discutere di sanità, lavoro, ricostruzione, ambiente grazie all’impegno dell’altra lista che lo sostiene, la civica Laboratorio delle idee per Tolentino. Il suo attacco è tutto per Pezzanesi: «va avanti a testa bassa, si è circondato di soggetti poco competenti e non ha condiviso le scelte nemmeno con i suoi fedeli». E sul sisma: «le schede Fast non sono terminate, non conosciamo il fabbisogno. Il Comune non comunica. Noi ci siamo già mossi per l’ospedale, a prescindere dalla vittoria, e Ceriscioli ha confermato che sarà il primo a essere ricostruito. La partita per l’ospedale provinciale è ancora aperta ma nel frattempo vogliamo che i servizi e i posti letto che avevamo vengano ripristinati».
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