Riforma sanitaria e sisma,
“Manteniamo Punti di primo intervento”

OSPEDALI DI COMUNITA' - Il capogruppo regionale Popolari Marche-Udc Luca Marconi ha scritto al governatore Ceriscioli: "Le Marche vivono un momento drammatico, non aumentiamo la precarietà"

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Luca Marconi

Lasciare aperti tutto l’anno i Punti di primo intervento nell’Area vasta 3 invece di chiuderli come vorrebbe la riforma sanitaria e chiedere al governo un’ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2020. Queste le richieste del capogruppo regionale Popolari Marche-Udc Luca Marconi alla giunta e al presidente Luca Ceriscioli: “La nostra regione – dice Marconi nella nota – sta vivendo un momento di particolare drammaticità per gli eventi sismici che hanno minato non solo la stabilità delle case, ma anche quella emotiva degli uomini e donne che oggi ancora si trovano a vivere in una situazione di precarietà. Per questo credo che sia necessario fare una riflessione sul tema della sanità e dei servizi evitando di aggiungere precarietà e difficoltà a chi già vive un particolare stato emotivo.” Pur nella consapevolezza, dice Marconi, “che la riforma sanitaria in atto dipende dalla legge nazionale”, la proposta è di “tenere aperti i Punti di primo intervento di tutti gli ospedali di comunità dell’Area vasta 3 almeno per tutto quest’anno” rafforzando anche “il personale medico ospedaliero i reparti di cure intermedie già attivati”. Marconi conclude invitando Ceriscioli a chiedere al governo “una proroga in via del tutto eccezionale del servizio del Punto di primo intervento degli ospedali di comunità dell’Area vasta 3 fino al 31 dicembre 2020”.



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