L’arrivo del ministro della Salute Beatrice Lorenzin a San Severino
Il sindaco Rosa Piermattei, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il direttore di Area vasta Alessandro Maccioni
di Monia Orazi
“Questo ospedale è molto bello, ma perchè avete paura che possa chiudere?”, così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è rivolta questa mattina al sindaco Rosa Piermattei, che durante l’incontro a Camerino prima e a Matelica poi (leggi l’articolo), ne ha approfittato per esporre l’attuale situazione dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. Il ministro Lorenzin è giunta a San Severino poco dopo le 15, dopo aver pranzato in un ristorante di Matelica con le autorità regionali e locali ed i rappresentanti dell’Asur, ha incontrato a porte chiuse le mamme del comitato Help ed alcune esponenti dell’associazione “108 una scuola per la vita”. Le mamme hanno fatto presenti i problemi della pediatria, smantellata dopo la chiusura del punto nascita avvenuta l’anno scorso.
Il ministro con l’avvocato Marco Massei del comitato per la tutela dell’ospedale Eustachio
Intorno alle 16,30 accolta dal prefetto Roberta Preziotti, dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, dal direttore di area vasta Alessandro Maccioni, dal sindaco Rosa Piermattei, altri amministratori locali, l’ex sindaco Cesare Martini e dagli esponenti del comitato per la tutela dell’ospedale Eustacchio, dall’associazione “L’anello della vita”, dai primari, i medici ed i dirigenti della struttura. “Fa impressione arrivando qui prima si vedono le realtà distrutte e puntellate, poi le roulotte ed infine questo grande ospedale – ha detto Lorenzin – quasi a dare un senso di sinergia e sicurezza. In questo territorio come ho detto stamattina dobbiamo riportare quanto prima gli anziani a casa, purché in un ambito sicuro e per questo con la Regione daremo vita ad un progetto speciale per dare loro sostegno, anche psicologico, ma anche i giovani vanno aiutati, per poter restare qui. Sono qui oggi per dire che le istituzioni ci sono non soltanto in emergenza, ma anche e soprattutto dopo”.
Battagliera il sindaco Piermattei ha elencato le eccellenze dell’ospedale: “Abbiamo la week surgery che è un’eccellenza per le ernie, l’oculistica, l’oncologia, l’hospice, la medicina, siamo in sinergia con Camerino. Loro hanno alcune eccellenze, noi ne abbiamo altre. Siccome non abbiamo avuto il minimo danno, abbiamo subito detto a Maccioni che questo ospedale era disposizione dei terremotati, questo ospedale è fondamentale per il territorio. Abbiamo chiesto un pronto soccorso, perché ora c’è il punto di primo intervento e l’estensione a 24 ore del 118 che ora c’è solo per 12 ore. Ci stiamo battendo perché questa struttura è bellissima ed è necessaria. Abbiamo tanti anziani, stiamo lavorando per riportare i giovani qui, come da lei detto. Abbiamo finito di fare tutti i 7mila sopralluoghi richiesti, aspettiamo le casette, ho detto a Ceriscioli che le voglio in tempo, per agosto, non ad ottobre. Chiediamo che questo ospedale resti vivo“.
Al centro il sindaco Piermattei con il personale del Bartolomeo Eustachio
Lorenzin ha vissuto momenti di commozione nel visitare l’Hospice, reparto esterno dedicato al fine vita, dove ha ricevuto un tesserino di riconoscimento come volontario onorario del gruppo che si dedica quotidianamente ai malati prestando la propria preziosa opera all’interno della struttura. Poco prima il ministro aveva fatto visita all’unità operativa di Radiologia dove da 2 mesi è entrata in funzione una nuova Tac. Scherzando ha apposto un nastro tricolore sul macchinario, parlando di “inaugurazione fai da te”. Il ministro è stata poi avvicinata all’uscita dai componenti del comitato per la tutela dell’ospedale, che hanno chiesto informazioni sul decreto di deroga della chiusura dei punti nascita con sopra 500 parti. “Era un decreto generale, si possono fare cose specifiche nelle diverse zone del cratere, come previsto nell’ultimo decreto terremoto – la risposta del ministro Lorenzin – naturalmente è la Regione che verifica cosa si possa fare in più”. Maccioni ha rassicurato Piermattei che entro novembre saranno operativi dieci posti di cure intermedie e dieci di lungodegenza, per cui a breve sarà fatta la determina e sarà acquistato un mammografo digitale.
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Ma do vive
Almeno il sindaco ha fatto una richiesta giusta e concreta. IL PRONTO SOCCORSO, necessario per la estensione del ns territorio che oltretutto sarebbe di snellimento a quello di Macerata che e’ sempre al collasso. Purtroppo abbiamo componenti della regione e direttori asur che decentrano tutto a macerata e depotenzia le varie altre strutture ospedaliere.
Un’altra che e venuta a fare la passerella e tutti li a ridere.Per carita’non se po guarda’!!!
Si il pronto soccorso sa cosa significa? Un ospedale dove ci sia tutto chirurgia , medicina, pediatria, cardiologia minimo poi laboratorio h 24 radiologia h24 ecc ecc.
“Perché avete paura che chiuda?” No, rimarrà aperto per curarti un eventuale attacco de cimurro, a te e a Ceriscioli. Quei bei nastri colorati è ora o che li strappate o che ci fate dei bei cappi e li …appendete al chiodo, invece di farvi prendere sempre per i fondelli da tutte le figure istituzionali che vengono da queste parti a farvi fare proprio delle belle figure.Che poi per il lato B, alla fine ci vengono presi i cittadini di S. Severino, di Camerino, di Visso, di Ussita di Castelsantangelo sul Nera, di Pieve Torina, di Rapegna, Gualdo, Vallinfante, Macchie e tantissime altre località, più o meno conosciute. Certo che ogni volta è un successone, riuscite sempre a strappare promesse e a sapere che in giro ci sono un sacco di soldi a disposizione, basta allungare la mano, no, tutte e due che è meglio!!
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.