Sindacato in rivolta nell’Area vasta 3. I responsabili della Cisl Fp Sanità in una nota puntano il dito contro il direttore Alessandro Maccioni. “Nonostante le sue innumerevoli rassicurazioni di intervenire sulle nostre reiterate segnalazioni di irregolarità il suo apparato dirigente ha adottato la linea del non rispondere e del non risolvere”, dicono Marina Bellabarba, Sistino Tamagnini e Paola Ticani. E sottolineano che in poco più di un anno “le relazioni sindacali in Area vasta sono morte e sepolte” mancando completamente “confronti preventivi, attuali e successivi su materie specifiche categoriali e contrattuali che non ci consentono di svolgere correttamente e al meglio la nostra mission di rappresentanti dei lavoratori”. Sono proprio loro secondo il sindacato a subire “periodicamente scelte dirigenziali a dir poco discutibili, senza che la direzione attui il minimo cenno di confronto. Non si sono risolte neanche le cose più banali. Segno evidente che a parte qualche spot mediatico illusorio questa direzione intende procedere in maniera autarchica e unilaterale verso obiettivi a noi sconosciuti”. Per questo, dicono, “abbiamo deciso che il primo maggio, oltre a essere la festa di tutti i lavoratori, sarà per noi delegati della Cisl Fp dell’Area vasta 3 l’inizio di nuovi percorsi che ci vedranno protagonisti in prima linea per ottenere da altri enti e organismi che si occupano della tutela dei diritti e della salute dei lavoratori, risposte certe e in tempi brevi alle nostre legittime richieste e a quelle che verranno segnalate dai lavoratori stessi”.
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