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Sindacato dei postali
dona due taxi sociali

SOLIDARIETA' - Un progetto promosso dalle segreterie regionale e nazionale della Slp Cisl a favore dell’Unione Marca Montana di Camerino e dell’Anffas dei Sibillini per il trasporto di anziani e disabili

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I partecipanti alla cerimonia di consegna

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di Monia Orazi

Due “taxi solidali” sono stati consegnati questa mattina all’unione montana Marca di Camerino ed all’Anfass dei Sibillini di San Ginesio dal sindacato dei lavoratori postali della Cisl Marche, alla presenza dei vertici provinciali e regionali dell’organizzazione sindacale e di Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione montana di Camerino. Si tratta di due Fiat Doblò che saranno adibiti al trasporto di anziani e disabili. “Questa è soltanto una goccia nel mare, ma abbiamo voluto realizzare, in collaborazione con la segreteria regionale, un gesto concreto di solidarietà che possa dare una risposta alle esigenze del territorio”, ha detto Luca Burgalassi, segretario nazionale del sindacato postale Slp Cisl. La donazione è stata resa possibile dalla raccolta fondi attivata dal sindacato e dall’adesione volontaria dei lavoratori che possono donare l’importo di un’ora del loro stipendio per aiutare i terremotati, la cifra viene raddoppiata da una somma uguale aggiunta dall’azienda. “Abbiamo voluto occuparci di un problema concreto e realmente sentito sul teritorio – ha detto Dario Dominici segretario regionale Slp Cisl – a volte ci si scontra con la macchina burocratica quando si fa del bene, è paradossale, ma se avessimo voluto fare di più, avremmo trovato muri più alti. Abbiamo atteso qualche settimana, per organizzare meglio l’intervento, utilizzando la razionalità”.

taxi-sociali-2-400x300Il segretario generale della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, ha ricordato la chiusura di una trentina di uffici postali nell’area del cratere, alcuni dei quali sono stati successivamente riattivati in container e postazioni mobili. Circa 60 i lavoratori postali sfollati. Sono stati inoltre sottoscritti accordi a livello nazionale tra Poste Italiane e organizzazioni sindacali per individuare azioni in favore dei dipendenti colpiti dal sisma. “Tuttavia – conclude Dominici – il numero dei distacchi autorizzati per i colleghi residenti dentro il cratere è ancora insufficiente e non sono state attivate le procedure di sostegno economico attraverso sussidi per i dipendenti di Poste Italiane”. Parole di ringraziamento sono state espresse da Valerio Valeriani dell’ambito sociale dell’Unione montana di Camerino e San Ginesio e da Giuseppe Monaldi dell’Anfass di San Ginesio. “Avere mezzi di trasporto ci serve enormemente per garantire i servizi – ha detto Valeriani – prima del terremoto negli undici comuni dell’ambito sociale vivevano 14 mila e 300 persone, ora 12 mila e seicento sono sfollate, tra contributo di autonoma sistemazione e coloro che sono ospitati sulla costail 73 per cento della popolazione è fuori casa. In queste condizioni garantire i servizi diventa ancora più difficile, la nostra sfida è di far sì che si ricostituiscano le comunità”. Valeriani ha citato ad esempio il caso di un anziano di Fematre, frazione di Visso tagliata fuori per via della frana della Valnerina, per cui è stato necessario chiamare un operatore da Spoleto per trasportarlo all’ospedale di Camerino.

cisl6-400x225Ha aggiunto Monaldi: “Per noi è complicato gestire i trasporti, un gesto come questo ridona la voglia di credere nel futuro, il nostro centro a Pian Di Pieca è diventato ormai una sala polivalente e anche chiesa, ma abbiamo a riferimento anche altri comuni da Loro Piceno e Monte San Martino, è importante che i nostri ragazzi siano tutti insieme nel laboratorio”. Mario Petitto della Slp Cisl ha raccontato la volontà di solidarietà del sindacato dei postali, con la recente nascita di una fondazione per aiutare le famiglie dei lavoratori in difficoltà. “Siamo soddisfatti di questo ulteriore investimento sociale sul territorio colpito dal sisma. – hanno detto Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche – I progetti sono stati individuati insieme alle comunità locali che ci hanno indicato le priorità per rispondere concretamente alle reali necessità. Oggi è un’ulteriore occasione per rilanciare la sottoscrizione indetta per donare un’ora di lavoro, perché ognuno possa fare la propria parte per la ricostruzione”.

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