In fondo: il terreno dove dovrebbe essere realizzata l’aviosuperficie
di Federica Nardi
Decollare su un ultraleggero a Tolentino e godersi in volo il panorama della campagna maceratese potrebbe essere presto possibile. In contrada Rancia c’è un terreno dove l’Avio club di Macerata ha intenzione di creare un avio superficie di 52mila metri quadri. Il progetto, proposto nel 2016, è ora passato alla Valutazione di impatto ambientale (Via) incassando, nonostante qualche richiesta di integrazione ai documenti, tutti pareri favorevoli tranne uno. Quello della riserva dell’Abbadia di fiastra che si trova a poca distanza e dove la fondazione Giustiniani Bandini non trova compatibile la coesistenza della struttura e di un parco naturale.
I primi 6 hangar nel rendering del progetto
IL PROGETTO – Il terreno si trova tra la statale 77 e la linea ferroviaria che collega Macerata e Civitanova. Ricade nel comune di Tolentino, dove l’amministrazione ha dato il via libera per “incrementare le potenzialità turistiche delle località vicine al castello della Rancia”, si legge nel progetto, ma si trova al confine con il comune di Pollenza. Nelle tavole sono previsti un massimo di 12 hangar per ospitare i velivoli. Non è previsto invece stoccaggio di carburante ma il rifornimento avverrà tramite travaso da taniche omologate per il trasporto. La pista sarà realizzata in terra e sarà lunga 580 metri e ampia 20. Dimensioni adatte per i velivoli cosidetti da volo da diporto o sportivo e per gli aerei di aviazione generale mono o bimotore.
IL NO DELLA FONDAZIONE – La fondazione Giustiniani Bandini che ha in gestione la riserva dell’Abbadia di Fiastra non ha mai visto di buon occhio il progetto. Tra le motivazioni del no il fatto che la legge vieta nei parchi “la attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati”. Tra i divieti compare anche quello di “sorvolo di velivoli non autorizzati”, mentre il regolamento della riserva prevede il divieto di “transito con qualsiasi mezzo al di fuori delle strade statali, provinciali, comunali fatta eccezione per i mezzi autorizzati, i mezzi agricoli e per quelli di servizio, vigilanza e soccorso”.
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Vogliono inquinare anche l’Abbadia di Fiastra? Mai e poi mai.
Beh, gli aerei si potrebbero rifornire in volo. Comunque ieri, passando davanti Valleverde, ho calcolato che con qualche ritocco, ci troverebbe posto un autodromo con all’interno un ippodromo con all’interno un’arena per tutte le attività sportive olimpioniche, antiche e moderne. Naturalmente a uno dei lati, un Palas per la Lube così ne avrebbe due e piscine anche loro olimpioniche. Allungando una delle piste ci potrebbero atterrare anche boing e aerei da guerra. E poi ristoranti, bar, circolo del golf, del burraco, una sala auditorium da usare anche per le innumerevoli iniziative socio-culturali. Per l’aeroporto ci sarebbe anche il nome: Aeroporto Carlo Magno. Il Chienti è vicino, con qualche modifica si potrebbe adattare per permettere sport acquatici e persino subacquei per trovare gli antichi cunicoli che collegavano Aquisgrana con Pausula, oggi Corridonia ( Curidògnia ). Poi ho visto che ci sono i pali della luce, quindi il lavoro è andato avanti per un bel pezzo. Non so se la sera il tutto è illuminato, sarebbe inquietante e misterioso.