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Scuola e sisma, i sindacati:
“Organico potenziato
o ripercussioni sui territori terremotati”

Le segretarie di Cgil Cisl e Uil dopo la riorganizzazione della rete regionale deliberata dalla Giunta: "Ciò che ci preoccupa è che, con atteggiamenti meramente burocratici, siano applicati tetti, numeri, tabelle con parametri uguali tra diseguali"

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(Foto d’archivio)

 

Scuola, occhi aperti dei sindacati sulla riorganizzazione della rete scolastica deliberata dalla giunta regionale. Cgil, Cisl e Uli sollecitano la difesa e la tutela del corpo degli insegnanti del personale Ata già sottoposto quest’anno al taglio di 112 posti dell’organico potenziato. “La Regione sostenga la richiesta dei sindacati di difendere e potenziare l’attuale organico come già richiesto al Ministero, se non vogliamo che le scelte assunte abbiano ripercussioni negative per le Marche soprattutto nei territori colpiti dal sisma – così in una nota le segretarie regionali Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl scuola), Claudia Mazzuchelli (Uil scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) – In particolare nella scuola secondaria di secondo grado, le scelte territoriali hanno ripercussioni sulla dotazione di posti organico del personale docente e Ata di tutta la regione. Vogliamo evitare che siano proprio i territori colpiti dal sisma a pagare le scelte operate sull’intera offerta formativa regionale. Ciò che ci preoccupa è che, con atteggiamenti meramente burocratici, siano applicati tetti, numeri, tabelle con parametri uguali tra diseguali. Per questo abbiamo chiesto con forza al ministro Fedeli e al Governo, nell’incontro con il sottosegretario Vito De Filippo non solo di assicurare per l’anno scolastico 2017-18 gli stessi posti docenti e Ata dell’anno in corso ma anche di potenziarli con tutto l’organico che sarà necessario a garantire la ripresa della normalità nei territori colpiti dal sisma”.Una vicenda quella del terremoto che nelle Marche riguarda più di 30mila studenti e per cui i sindacati sollecitano ulteriore disponibilità e richiesta di risorse da parte della Regione: “Ogni scelta di modifica della rete ha ripercussioni sull’offerta formativa complessiva e, dunque, o si ottengono risorse aggiuntive, o le novità si realizzeranno a discapito comunque di una parte dell’ offerta formativa, come la materna, i corsi serali, lo sdoppiamento delle “classi pollaio”, i  laboratori e forse anche di quei territori che, a causa del sisma, non hanno potuto richiedere nulla”.



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