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Capitale della Cultura, volata finale
Recanati spera: “siamo competitivi”

CANDIDATURA - Domani pomeriggio la proclamazione al ministero. La città leopardiana tra le dieci finaliste. Il sindaco Fiordomo: "Messe in campo tante energie del territorio". Incontro per il finanziamento dei 2 milioni di euro per il Colle dell'Infinito

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di Claudio Ricci

Sono ore di attesa a Recanati in vista della proclamazione della Capitale italiana della cultura 2018, in programma domani alle 15. Il presidente della commissione Stefano Baia Curioni comunicherà al Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, quale delle dieci città finaliste (oltre a Recanati ci sono Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Palermo, Settimo torinese, Trento) sarà designata capitale italiana della cultura. La cerimonia si terrà a partire dalle 15 nella sala Spadolini del Mibact a Roma dopo un’ultima riunione della commissione prevista domani mattina. “Siamo estremamente consapevoli del percorso fatto – commenta il sindaco Francesco Fiordomo – consapevoli di essere stati competitivi per la validità del progetto presentato e per quello che abbiamo ribadito quando siamo stati in audizione al ministero. C’è una forte considerazione per il progetto. Il percorso è comunque arricchente e ha messo in campo tante energie della città e del territorio, con i comuni limitrofi da Loreto, Macerata, Visso (per i manoscritti leopardiani) fino a Pesaro. Questa la strada giusta che diventa ancora più necessaria dopo il terremoto. Se non ripartiamo dal far conoscere lo straordinario giacimento culturale che abbiamo la ripresa si fa più difficile, in un momento in cui dati del turismo rischiano di crollare”.

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Il sindaco Francesco Fiordomo con Dario Franceschini durante la visita del ministro a Recanati

Una competizione non facile per la città leopardiana che deve fronteggiare competitor del calibro di Palermo e di Trento date per favorite. “Siamo consapevoli di essere un vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro ma entrando tra le prime 10 abbiamo già vinto – dice il primo cittadino – uscendo da un logica provincialistica ed entrando in una dimensione nazionale ed internazionale. Il progetto ci ha permesso di mettere in rete e dare consistenza organizzativa a quello che avevamo. La nostra è l’unica candidatura che mette insieme le imprese creative del territorio in un mix che unisce Leopardi, Lotto a Guzzini, Straffi e altre aziende. Nel caso non dovessimo vincere proseguiremo comunque il progetto realizzando il programma del 2018: dalla riorganizzazione del sistema museale fino al recupero di casa Leopardi. Per usare una metafora calcistica anche Mourinho ha vinto la Champions non allenando il Chelsea. Noi ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo la coscienza tranquilla e la consapevolezza di aver fatto tutto”. Domani prima della proclamazione Fiordomo avrà un incontro tecnico al ministero per il finanziamento dei 2 milioni di euro per il Colle dell’Infinito. Il sindaco sarà accompagnato dal responsabile dell’ufficio tecnico Maurizio Paduano e dalla responsabile del patrimonio Angela Bardieri.



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